Discussione: Dal ginecologo
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Vecchio 08-08-2010, 11.11.19   #7
diamantea
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Si c'è ancora qualcosa che non quadra anche per me.
Ho riletto il sogno con le sensazioni ancora vive in me.

Quando cerco il bagno entro nel primo che trovo alla mia destra. E' uno studio medico grande, ci sono più stanze nel corridoio, intuisco che il bagno possa essere quello privato del dottore dall'aspetto elegante, raffinato. Diciamo che ha uno stile definito, pulitissimo e arredato da uomo.
Qui mi sento io ad assere invadente entrando nel luogo privato del dottore. Immagino che lui possa arrabbiarsi che un estraneo sia entrato nel suo bagno personale. Io mi sarei arrabbiata sicuramente. Anche dove lavoro in comunità abbiamo un bagno personale vietato agli estranei.

Potrei uscire e vedere se c'è un bagno ospiti, in verità quel bagno mi piace molto, lo guardo nei particolari, è così bello e pulito ed io ho così urgenza che decido di usarlo e fare in modo che il dottore non se ne accorga lasciando tutto pulito.
Questa è la prima preoccupazione.
La seconda preoccupazione è ancora rivolta al fatto che sporcando il water devo ripulire altrimenti lui si accorge che ho usato il suo bagno.
Qui l'ansia comincia a salire, trovando il suo culmine quando penso che non andando via la macchia lui scopra anche che ho avuto rapporti completi il che non è vero, questa diventa la preoccupazione più grande che mi fa svegliare in un bagno di sudore.

La paura di essere scoperta entrando in un ambiente maschile privato, sporcando con la traccia di un atto sessuale che ho avuto ma non completo e per questo sarò severamente colpevolizzata.
Sono io ad avere invaso la privacy del medico, non lui la mia. Ma invadendo la sua vengo scoperta io, che mi sento la parte più debole e indifesa, sento la mia vulnerabilità nel dover ora affrontare una colpa più grande di quella che ho commesso e non potrò difendermi.
Lo sporco lo associo al giudizio. Pulire come togliere il giudizio, la colpa.

Io sono entrata nell'ambiente privato del mio maschile, che ha uno stile definito e molto pulito e non desidero che lui lo sappia. A me piace lo stile del dottore ma mi ci sento estranea, mi sento invadente, forse perchè non lo conosco abbastanza, ci sto entrando per la prima volta.
Ma non desidero che lui sappia che ho una vita sessuale attiva. Forse voglio mostrare solo la parte fisica ma non emotiva, la parte malata, problematica e non quella desiderosa.
E' come se il mio femminile al mio maschile si presentasse con un ruolo passivo, di negazione di se stessa e dei propri bisogni per paura di essere giudicata, così li appaga senza lasciare tracce per non farsi giudicare.
Forse è la paura del giudizio che cerco di pulire, ma dove l'ho inglobata, nel femminile o nel maschile?
Immagino nel femminile ma proiettata nel maschile
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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