Discussione: Ego ergo sto
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Vecchio 06-08-2009, 19.49.28   #12
Ray
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
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Tornando all'Ego, non ho capito il senso dello "sto".
L'Ego se ho capito è l'insieme delle personalità che manifesto, e come tale se ho formato un centro di gravità posso maifestarle a seconda della mia volontà, e questo vorrebbe dire avere un Ego ben formato (?). Se non ho il centro allora le personalità fanno come vogliono loro e io sono in loro balia. Ma allora l'Ego non è l'insieme delle personalità ma è un polo di attrazione? Un campo di attrazione più o meno forte.

Quindi lo "sto" equivale a conoscenza di se e manifestazione di se?
Per come la vedo io "stai" anche se hai un ego frammentato in tanti "piccoli io". Perchè comunque, per quanto scarsa sia la consapevolezza, fa il suo lavoro, ossia ti fissa in un quando/dove e ti permette di agire o di essere agita, che tanto la differenza conta solo per te dati i grandi numeri.

La mia impressione è che quando iniziamo a renderci conto della moltitudine in noi iniziamo a differenziarci da tutti questi frammenti di ego. In realtà ognuno di loro agisce e finchè l'umano si identifica completamente nell'uno o nell'altro che in quel momento, per via degli stimoli esterni, è al comando, nulla muta.
Poi il rendersene conto produce un altro "io" o pezzetto di ego che però vede gli altri. Il ricercatore si identifica in quello e si sente agito invece che agire. A qusto punto cerca di "conquistare" quanti più ne può e semmai di eliminarne qualcuno che si oppone decisamente al processo. Se ce la fa forma un ego vero e proprio e ne assume il controllo.
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