Discussione: giudicare gli altri
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Vecchio 15-09-2006, 19.26.35   #26
Uno
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Le parole di Gesù non sono riferite al giudizio, ma alla constatazione (quindi diverso da giudizio ed opinione che sono in fondo la stessa cosa, cioè un'idea od un'espressione su qualcosa che non è possibile toccare ma che si può solo vedere con la mente, cioè diverso da constatare dove si può toccare, accertare ect... che corrisponde all'evidenza) che se uno sta male non può aiutare un'altro a guarire, se uno ha una casa senza tetto non può ospitare un'altro che ha un buchetto sul tetto e che quindi è meglio che non reciti (ipocrita= attore) la parte di quello che può ospitare se non può.

P.s. qualsiasi giudizio o opinione è una presa di posizione su qualcosa che si conosce solo da "lontano" cioè che non è da noi possibile toccare con mano direttamente, questo è necessario spesso, se dovessimo contenere solo informazioni sperimentate direttamente dovremmo stare nell'immobilità, ma subentra il pregiudizio come parametro per comprendere come muoversi.
Esempi:
Uso un pc, ho dei programmi interattivi che pre-vedono già delle situazioni, ma se questo programma qualsiasi tasto io spinga mi desse sempre lo stesso risultato a pre-scindere sarebbe poco funzionale... certamente non potrei farci nulla e tantomeno collegarlo ad internet.

Ho un piano di viaggio, leggo delle guide e delle mappe e poi parto, se per strada il clima, imprevisti sociologici (guerre, tumulti etc) scioperi dei mezzi di trasporto o che altro mi impedissero un percorso ma io pur essendo in viaggio di piacere mi ostinassi nel voler seguire la via decisa a priori sarei rigido e sciocco.

Insomma bisogna avere dei dati, idee, opinioni ed anche giudizi su tutto, ci servono per muoverci od iniziare a muoversi ma non devono essere immutabili altrimenti ci limitiamo la gamma di possibilità a nostra disposizione per arrivare a dei risultati utili per noi e per l'ambiente....
alla fine se ci pensate il problema non è in chi giudica ma la rigidità di tale giudizio e la sua espressione più o meno manifesta, se io penso di una persona che mi sta sulle scatole, che glielo dica o meno ma mi comporti nei suoi riguardi in un certo modo è uguale, mentre se osservo che questa persona non è un bijoux ma mi comporto normalmente (ovviamente se serve impedendogli di nuocere) e sono pronto sempre a notare possibili (anche se difficili) cambiamenti in questa persona sto tenendo un comportamento corretto

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