Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 11-05-2011, 10.31.08   #442
Uno
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Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
ehm..quando possibile, si potrebbe tornare ad esplorare la cosa del foglio da far scrivere al nero
Ray (se non ricordo male) ci era arrivato tirando ad indovinare, ora lo posso dire perchè ci colleghiamo al discorso della bolla fatto altrove, bolla che lascia passare solo energia che privata delle influenze torna pura e pronta ad essere usata per qualsiasi cosa, un pò come le cellule totipotenti.

In sostanza, nella nostra metafora del foglio sovrapponiamo una pellicola trasparente su cui il nero scrive e che lascia passare l'energia del nero, senza i suoi "scarabocchi"

Dobbiamo ricordare che uno dal di fuori, se usiamo questo sistema (ed inconsciamente una piccola parte è usata da tutti), vedrà ciò che è scritto nella pellicola trasparente, non ciò che siamo realmente, ciò che stiamo vivendo veramente. Per far vedere quello bisogna spostare la pellicola, o colui che ci è di fronte deve essere in grado di vedere attraverso gli scarabocchi. Ovviamente la seconda modalità è molto più sicura, con la prima, se non si fa nel momento e nel posto giusto il rischio è che il nero ne "approfitti" (non c'è intelligenza cosciente in ciò) per scrivere nel nostro vero foglio tanto gelosamente custodito. E questo è un errore molto comune. Ci sono persone che riescono a tenere una strategia (quasi sicuramente perchè seguono una Via) praticamente perfetta per anni e poi si bruciano per 10 minuti. Al contrario il rischio è che per paura non ci si faccia mai vedere da chi non è in grado di andare oltre gli scarabocchi. In certi casi va benissimo, non importa se non ci vedono tutti, ma in certi casi con certe persone bisogna trovare il modo ed il tempo giusto per farlo, altrimenti ci isoleremmo perdendo lo scopo della vita.

Attenzione a non dare solo un valore psicologico a quanto scritto qui, c'è anche quello, ma le cose sono ben concrete e l'aspetto psicologico è appunto solo un aspetto, neanche dei più evidenti influenti.

Ah, per chi ha letto Castaneda la pellicola trasparente è ciò che potremmo dare all'Aquila morendo, per chi ha letto Gurdjieff è la vita meccanica ed attraverso la ricapitolazione (o vivendo svegli direttamente) scriviamo il foglio al di sotto.
Termini e metafore diversi, alcuni punti più approfonditi altri meno, ma la sostanza è la stessa.
In altri termini, il foglio interno è l'Anima, la parte subito all'interno, al di sotto della pellicola trasparente, in pratica lo spazio tra i due, è la coscienza e la parte esterna della pellicola è la vita materiale. Quando la pellicola non è abbastanza solida la coscienza si sporca e l'anima perde coesione, diventa fragile.

Se passa qualcosina oltre la pellicola si può sempre ripulire, ma bisogna stare attenti a non raccontarsela: "tanto poi pulisco..."
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