Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 12-05-2011, 00.14.35   #444
Ray
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Provo a fare un esempio di cui tra l'altro avevamo già parlato.
Esempio scemo: devo lavarmi i capelli e non ho voglia. Ma la mia vanità mi fa stare a disagio all'idea che domani non sarò con i capelli a posto. Inizia un conflitto tra pogrizia e vanità. Quella vanità si sta già caricando di energia per cui io sfrutterò quell'aspetto di me e così, usando quel bisogno, trasferisco l'energia dalla vcanità alla pigrizia e posso lavarmi i capelli senza spendere energia superflua. In questo modo il Nero crede di aver scritto lui ma in realtà ho prelevato energia da lui per trasferirla sullo scopo che volevo: lavarmi i capelli. In pratica è un gioco di equilibrature energetiche tra i conflitti? Nonsono sicura di questa ultima domanda.
A me pare che comunque, per lavarti i capelli, hai usato il doppio (o il triplo) dell'energia che avresti usato in assenza di vanità e pigrizia.

In ogni caso, in presenza di vanità e pigrizia non si scappa. Se ne sei conscia puoi almeno riuscire a lavarti i capelli e quindi l'utilizzo di energia, che comunque ci sarà, non sarà del tutto vano.
In questo senso puoi, di primo acchito, trarre un po' di utile dal nero... ben sapendo però che lui comunque ti frega. Credere il contrario è a grosso rischio raccontarsela (non dico a te, dico a tutti).
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