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Vecchio 15-04-2010, 12.13.26   #19
Ombra
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Posso chiederti come sei giunto a queste conclusioni? E in particolare da dove ti deriva l'idea che il male sia qualcosa in più? (chiaro che a quel punto il bene che lo toglie è conseguenza).

Io la vedo in modo simile ad Ayn, anche se vogliamo guardare la cosa da un punto di vista sociale (ma siamo in filosofia, perchè limitarsi?) non possiamo dissociare completamente male e peccato perchè sono due concetti analoghi e quindi analogamente devono procedere. Diversamente non ci sarebbe correlazione tra i due.
Il che non significa che siano la stessa cosa, o perlomeno non è detto. Significa però che possiamo usare ciò che sappiamo di uno per esplorare l'altro e viceversa.

La pecca è una mancanza... questo porterebbe a pensare il male analogamente... una mancanza di bene. Il che ribalterebbe la cosa e costringerebbe a definire il bene e il male come conseguenza.

In ogni caso, che ci basiamo prima su uno o prima sull'altro, il titolo richiede che ci occupiamo del loro rapporto.

Siamo d'accordo nel vederli opposti? O possiamo formulare altre ipotesi?
Il male nel mondo è presente di per sé. Nel mondo è soltanto questione di interessi (di animali, piante, funghi e batteri su loro simili o altri). Essendo il male presente di per sé, il bene si può ottenere solo come assenza di male. Perchè gli interessi di un individuo si scontrano con quelli di altri (a volte in maniera violenta) e sé non si ha in mente di fare il bene, l'unica alternativa è piallarli, come si fosse bulldozer.
Riguardo all'estensione del bene e del male al peccato. Per avere pecca (errare) bisogna conoscere la differenza tra bene e male. Ci arriveremo quando avremo chiarito cos'è il male, da cui il bene. Per errare prima bisogna essere coscienti del bene, del male e del perché facciamo certe cose.
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