Discussione: Archetipi
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 27-07-2009, 18.38.46   #19
webetina
Partecipa agli eventi
 
Data registrazione: 18-07-2009
Messaggi: 1,452
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Un po' OT (se serve apriamo un tread che forse sarebbe utile sotto vari aspetti) ma mi pare di intuire un lato della domanda di Tina e quindi vi rispondo.
La psicanalisi (branca della psicologia) di Jung, così come quella di Freud, sono riconosciute dalla comunità "scientifica" e dalla legge in quanto corpus di teorie e di pratiche che danno riusltati dimostrati. Infatti che frequenta con successo una scuola riconosciuta di tali discipline può fregiarsi del titolo di psicoterapeuta riconosciuto dalla legge e operare in tal senso, ossia fare terapia.
Questo non significa che tutti i concetti contenuti in questi corpus siano universalmente ritenuti veri e non siano oggetto di discussioni, di approfondimenti e di ricerche. Ci sono branche della psicologia che si "combattono" e ognuna ha le sue ragioni. Ma questo accade anche nella fisica e nella medicina.

Personalmente aggiungo che ritengo la psicanalisi junghiana di gran lunga la psicologia più avanzata di cui attualmente si dispone.
in questi termini mi soddisfa la risposta. la mia mente, di formazione razionalista, ha bisogno sempre di verifiche. sono certa di avere letto, ma molto tempo fa, che gli archetipi non erano ne dimostrabili ne confutabili. così come il complesso di edipo. o di contro , a qualcuno, come narajo, sembrano pochi, cioè solo due, gli istinti primari, e ne ipotizza il terzo, quello alla socializzazione.
l'archertipo mi affascinò in un periodo in cui, causa immobilità, ebbi molto tempo per leggere. lo dedicai ai pioneri della psicologia. ma è passato molto tempo, non conosco le evoluzione, se ce ne sono state. si è già capito che tendo ad essere separata. il mio se reale, e il mio se ideale. una parte infatti, credo il puer se ho capito cosa è, si realizza con la creatività e a livello di pensiero non ha mai tratto felicità appunto dal su detto razionalismo. l'archetipo mi ha affascinato perchè dava lo strumento che conteneva spiegazioni non troppo rigide. è bello avere un nuclo organizzante, un modello. e l'archetipo è un modello che non può prendindere dalla affettività, quindi squisitamente umano. questa è l'unica opposizione che si può fare se lo si paragona ad un modello informatico, ma Uno ne ha anticipato il limite, era solo per dare meglio una idea di struttura. é vero che io poi ne me frego, se uno strumento, al di là della assoluta scientificità, serve bene ad uno scopo. l'ho fatto con l'enneagramma, molto confutato nella sua schematica rigidità, ma a me è servito per comprendere il mio nucleo caratteriale meglio di tante altre tecniche psicologiche. ovviamente ho imparato a servirmi degli strumenti, e non sposarli per fede in toto. una parte di me ha bisogno di strumenti, di modelli, l'altra ha bisogno di lasciare la partita aperta.

"Gli archetipi dunque stanno ovunque e possono essere sia la malattia che la cura o la guida per ritrovare l'equilibrio smarrito "

cito la frase per finire, perchè questa invece mi ha confuso un pò , ha allargato troppo i confini, e la mia mente ritorna a disperdersi.

Ultima modifica di webetina : 27-07-2009 alle ore 18.43.53.
webetina non è connesso