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Vecchio 10-11-2007, 22.44.37   #32
griselda
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Prendo spunto da un discorso con Turi (che ringrazio per l'idea) ma non intendo riferirmi a lui o accentrare il discorso su di lui.
Perchè l'uomo sente il bisogno di unirsi ai suoi simili?
Per sentirsi meno solo? Per guardarsi allo specchio?

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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Ok, la parte animale, come per i branchi degli animali appunto, ne trae vantaggi in vari sensi su tutte le necessità fisiologiche, se l'uomo ha qualcosa di diverso dall'animale (a volte viene da dubitarne) ci saranno anche dei sensi più profondi no?

A voler sintetizzare tutto tornerei sul discorso specchi, ma dato che quello preso in tutte la salse ancora manca di alcuni spunti cambiamo sistema.
Perchè l'uomo arriva ad un punto che da animale fortemente sociale per crescere, per trovare un suo percorso interiore etc etc si isola?
Di solito l'uomo si isola dopo che qualcosa ha incrinato il suo normale vivere. Qualcosa che lo fa iniziare ad analizzarsi, a fare una introspezione e dal cercarsi fuori iniziale subentra il guardarsi dentro e cercare di capire il perchè degli eventi che contrassegnano la sua vita, le costanti inizia a farsi domande. Ha iniziato a scoprire il diverso e con esso il proprio dentro.


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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Che sia il convento per la maggior parte delle tradizioni Spirituali, che sia l'analista (cose diverse, sia chiaro, ma mi interessa il parallelo "ricerca di se stessi") l'uomo esce dal chiasso della società almeno per dei tratti, dei periodi.
Evidentemente c'è qualcosa che in mezzo al casino non trova, non può afferrare... la prima idea è che quest'oggetto da recuperare esiste solo nella tranquillità, ma sarà così?
O forse si cerca nella tranquillità perchè ci è impossibile (almeno ad un certo livello di esperienza) afferrarlo nel caos?
Secondo me non lo trova nel caos perchè non ha ancora trovato un centro sul quale rimanere stabile. Il caos crea squilibrio.
Il caos è fuori e fuori c'è rumore e per guardare dentro si ha bisogno di tranquillità.
Nel caos si è preda degli io metnre nella tranquillità molto meno solo che se non ci si osserva nel caos non ci riconoscerà mai.

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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Trovare l'ago nel pagliaio non è da tutti.... su un pavimento piatto e con colore uniforme è cosa da chi ha una vista appena decente, qual'è il problema rapportando il tutto alla riceca di Se stessi? Ad una prima lettura può sembrare che Uno abbia manie di onnipotenza o che inciti altri a dover per forza competere, sforzarsi etc....
In realtà il fatto è che va bene studiare il virus dell'influenza in laboratorio, ma se poi quello che faccio sui vetrini non funziona sulla gente che vive a che serve?
Va bene allenare in palestra tutti i muscoletti deputati a poter giocare una splendida partità, ma se quando vado in campo perdo l'orientamento?
Questo secondo me succede quando nonostante si conoscano le cose non si sanno applicare perchè non si sono comprese, per comprese intendo non se ne è fatto esperienza abbastanza.Questo capita quando non si riesce ad applicare la teoria alla pratica.


P.S. mi son già persa qui quindi il resto del discorso è ancora più ostico sorry
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