Discussione: Due mari paralleli
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Vecchio 04-09-2010, 10.57.11   #1
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Predefinito Due mari paralleli

Appena arrivata in vacanza al mare, in luogo antico, vicino e lontano nel tempo, con dei bambini esco dalla casa su una stretta panchina come a Venezia bagnata dall'acqua.
Gli altri si divertono, sono tutti amici, e si muovono oltre l'ombra della casa,io resto invece nei pressi della porta. Cauta in disparte provo a fare come loro, mi tuffo mentre mi guardano divertiti, a sorpresa il fondale è basso e fangoso, e rischio di farmi male. Inizio a risalire mentre l'acqua ritorna profonda, lungo la panchina verso l'altezza della porta. Qui solito cambiamento, il cielo si ingrigisce, un leggero vento increspa l'acqua che mi darà problemi a respirare, temo di annegare. Faccio calma a me stessa, alle bracciate associo respiri lenti e profondi, in effetti sono solo bollicine e acqua che mi bagnano il viso e il naso, ma posso respirare.

Si esce tutti, ormai il sole cala. Ognuno va a cambiarsi, resto sola nella stanza che è del padre anziano dell'amico edonista che mi ha invitata, che è paziente malgrado temo di invadere il suo spazio.
C'è anche la madre che si diverte invece come una ragazza.

Cambia la scena, passo nel cortile interno della casa, anche gli altri escono, come in un villaggio turistico, già pronti e freschi per la festa che si terrà.

Il cortile diventa assolato, primo pomeriggio, inizia un balletto di gruppo, è realtà, si divertono davvero, ma è anche la scena di un film, col regista che dirige. Man mano diventano tutti belli, leggeri che ballano sulle punte, ma in modo moderno. I loro costumi sono una mutandina e un gilè rosso arancio , ma delicatamente variegati nelle varie gradazioni delle due tinte. Una bellezza indescrivibile, per la eccezionale sincronia non priva di individualità e ed espressività nei volti e nel corpo di ognuno. Uno spettacolo di assoluta leggerezza e perfezione, non ho parole per descriverlo. é una di quelle feste giovanili, quando capitano nella vita , che non si dimenticheranno mai, e siè lì per riviverla; io però sono spettatrice anche se intensamente rapita dalla visione. La pista/aiuola da ballo, diventa un grande fiume, come mare parallelo all'altro al di là della casa. Sempre sole più alto, come andassimo a ritroso verso il mattino, e si è tutti sopra un battello, ancora a festeggiare, a godere della speciale, meravigliosa piena atmosfera , nonchè opportunità di felicità e divertimento. Io resto sempre spettatrice, ma non distaccata.

Un vivere che passa all'esterno di me. Solo nel momento della immersione e poi del tuffo nel mare grande posso dire di avere provato sensazioni con tutta me stessa.

Ultima modifica di webetina : 04-09-2010 alle ore 11.31.31.
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