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Vecchio 05-05-2011, 09.57.42   #35
Uno
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Allarghiamo il discorso.

Togliendo il mistero alla preveggenza, sopra abbiamo detto (più o meno) che è la capacità più o meno conscia di vedere il destino più probabile inteso come percorso, ma sicuramente i punti di arrivo intermedi non modificabili.

Ho riassunto il tutto, rende?

In base ai dati che ho in mano (consci o inconsci) volendo posso vedere dove è diretta una persona, una dinamica, un gruppo di intenti etc.... posso vedere i passaggi che farà, quelli mutabili e quelli immutabili (per quanto teoricamente siano tutti mutabili, in pratica alcuni sono punti fermi derivati da cause molto lontane/antiche).

Il mistero lo abbiamo tolto rendendo più "matematica" la cosa, in realtà il mistero rimane perchè ci sono talmente tante variabili sul perchè qualcuno può vedere nel futuro, qualcuno in più può vedere entro un certo limite la conseguenza delle sue azioni e di chi gli sta vicino e altri non vedono a più di 5 cm dal naso.
Si, anche a questo potremmo dare una spiegazione e definizione logica; la visione d'insieme. Più una persona sviluppa la visione d'insieme è più si accorge di come cose molto lontane possono influire in cose più vicine e viceversa.

Occorre un buona visione d'insieme per arrivare a buoni risultati sulla previsione in dinamiche collettive. Una collettività in linea di massima è più facilmente prevedibile del singolo, potremmo dire per la legge dei grandi numeri.
Se ho mille persone che sono indirizzate in un senso è difficile che tutte le 1000 persone cambieranno rotta insieme, ma è difficile pure che solo la metà cambi rotta.

Però lo stesso ragionamento potrebbe essere fatto sul singolo purchè si riesca a vederlo come ammasso di io non integrati e si riesca a distinguere in egli questi io, a vedere quelli dominanti e quelli passivi etc...
Se vedo una persona come individuo (quando non lo sia) è difficile comprendere un suo possibile cambio di rotta. Io potrei osservare sempre il tipo calmo e tranquillo, perchè a me così si mostra e/o perchè io vedo solo quello. Quindi nel momento in cui faccio una previsione su come si comporterà, questi magari lascia spazio alla personalità impulsiva, che non si è mai mostrata a me, e mi spiazza.
Se invece lo considero nell'insieme (allo stesso modo di una collettività non in un solo corpo) sarà molto più facile vedere le tendenze e se sono particolarmente bravo anche arrivare ad inquadrare dei punti immodificabili per cui passerà.

Volendo ridare un pò di mistero alla questione possiamo accennare che come tutte le cose necessita di energia e che abbiamo in noi dei meccanismi di autodifesa (e costrittori all'etica spirituale), per esempio se non siamo pronti ad assumerci certe responsabilità le capacità non si manifestano. Ma questo vale anche per molte altre cose, possiamo dirci che vogliamo cambiare qualcosa, ma se cerchiamo di allontanare le possibili conseguenze del nostro cambiamento (nel bene e nel male) non cambieremo.
Poi ci sono altre variabili che determinano la capacità di visione di insieme e di prevedere, ma per ora le lascerei perdere.
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