Discussione: Il perdono
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Vecchio 02-03-2009, 01.16.38   #12
dafne
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Secondo me Gibbi, mancano alcuni punti alla tua lista, per arrivare a perdonare davvero.

Restare nella stanza del dolore si, è necessario. Se non lo si vive tutto non lo si finisce.
Ma quel che serve è l'accettazione. E non parlo solo del dolore, quello lo devi accettare per forza se resti in quella stanza, parlo dell'accettazione di quel che di buono quell'offesa ti ha portato.

Si, perchè c'è sempre qualcosa di buono in quel che ci accade, soprattutto in ciò che viviamo peggio. Chiaro che prima di accettarlo occorre trovarlo... e per trovarlo si deve restare nella stanza del dolore, e vedere come esso ci ha trasformati.
Se qualcuno mi offende - sto facendo un esempio - c'è un qualcosa in me che posso aggiustare e lui me lo ha segnalato.
Gibbi, tu parli di un senso di smarrimento e di precipitazione delle sovrastrutture che, una volta passata la buriana, è una manna... perchè ci permette di ristrutturarci, dopo averci mostrato le nostre rigidità.

Il guaio è che è molto difficile accettare quel che di buono la sventura ci porta, anzi è difficile fin accettare che la sventura abbia un che di buono.
Ma è solo dopo ciò, dopo essersi appropriati di questo bene, che iniziamo a provare sentmenti positivi verso il nostro non più avversario. E' li che inizia il perdono.
straostrega se è vero e quant'è dura accettarlo...un cammino lungo e arduo.

Anni fà una carissima amica mi disse proprio questo, che perdonare è la cosa più difficile, che non basta dirlo, che per prima cosa avrei dovuto, in ogni caso, trovare quello che di buon quel male mi aveva portato.
Una bestemmia come ti capisco Gibbi, per certe cose oggi è ancora così, non ci riesco, vedo la mia rabbia il mio dolore e evito con cura di guardare ai possibili perchè della cosa.

Soprattutto ammettere che me la sono cercata perchè magari la persona che mi ha ferito è sempre stata così, da quando l'ho conosciuta, solo non ho voluto che vedere ciò che più mi faceva comodo.

Una cosa che stavo pensando sul perdono giorni fà è anche che a lungo andare le "dosi" di cose da perdonare aumentano.
Spesso le camuffiamo con l'indifferenza o non ci pensiamo più finchè non ci capita di nuovo e poi perdonare quell'ultimo sgarbo, a volte, diventa anche dover perdonare tutto il precedente per cui ci pare sempre che un semplice scusa, per esempio, non sia sufficiente.
Razionalmente magari lo accettiamo (evvabbene parlo per me ) ma in realtà non siamo soddisfatti e se dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco aspetteremo il prossimo giro per trovare la nostra rivincita...credo

Anni fà in un altro forum un ragazzo sosteneva che per colmare le cattive azioni (non quelle criminali però, specificò) basterebbe comprenderle, accettarle e perdonarsi....eh bon a me vien voglia di grattuggiargli un pò il mento se ci penso ma è una questione che mi sono posta spesso, se tu mi fai del male e io non ti perdono ma tu capisci di aver sbagliato e chiedi perdono la tua colpa si esaurisce con il tuo pentimento o è assolta davvero quand'anche io, vittima, ti perdono?

Insomma essere feriti può far bene a me e anche a chi me ne ha fatto?
eh si è durissima da mandar giù.....
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