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Vecchio 24-08-2009, 21.27.15   #9
logos
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
A dire il vero non intendevo proprio questo, comunque è un'altro lato della stessa medaglia. Cioè che non potranno e non dovranno loro dimostrare qualcosa, dovrà la collettività crescere, come in parte ha fatto con le donne.

Espandendo il discorso possiamo vedere nei gruppi (macro) ciò che accade nei singoli (micro) se ci si preoccupa troppo solo di se ci si discrimina ed autoinserisce in una categoria.
Se i gay insieme ad altri cittadini sfilassero per mostrare il proprio diniego alla violenza in generale ecco che non sarebbero più i gay contro qualcun altro, ma sarebbero essere umani che si battono per i diritti degli esseri umani.

Finchè c'è un orgoglio di essere x, una voglia di rivalsa etc... non si fa strada.... e questo non vale solo per i gay militanti o per le femministe, vale per la politica, vale per il sigolo in diversi ambiti etc...
L'orgoglio di essere x, nello specifico l'orgoglio di essere omosessuali diventa a mio parere un modo per autoghettizzarsi. La stessa cosa penso dei circoli di cultura omosessuale. In quanto non credo esista una cultura gay, esiste una cultura e basta. Non esiste (sempre a mio modo di vedere) un mondo omosessuale ma esiste un medesimo cielo sotto il quale noi tutti esseri umani viviamo ed agiamo. Se si rivendica la propria appartenenza ad un gruppo con veemenza si finisce prima o poi per cadere nell'autodiscriminazione, si finisce per dividersi invece di lottare insieme, invece di camminare mano nella mano in nome di valori universali, in nome di una certa giustizia sociale.
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