Discussione: Piangere
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Vecchio 19-12-2007, 21.12.14   #8
stella
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La commozione è provocata dall'empatia che è un sentire con l’altro, si differenzia dalla simpatia che si riferisce invece al sentire per l’altro.
E' mettere in comune un'emozione, centrandosi sull'evento che provoca la commozione, o sulla persona protagonista dell'evento.
Il pianto è la forma più intensa di emozione, che sfocia nelle lacrime... è come rompere gli argini, e penso che certe volte si pianga o si provi commozione per eventi lontani da noi stessi, perchè in un certo modo "giustificano" il nostro pianto, ci danno la possibilità di sfogarci.
Ma penso che per capire perchè si piange e perchè si prova commozione, bisognerebbe vedere come si comportano i bambini, che non hanno tutte quelle barriere che ci costruiamo noi, condizionandoci, dicendoci che piangendo si dimostra debolezza e via dicendo....
I bambini piangono per una bua, per una sgridata, quando vogliono qualcosa, quando perdono qualcosa o quando qualcosa si rompe, per un evento comunque direttamente collegato a loro stessi e alle loro emozioni, e dopo sfogato il pianto si calmano... solo più avanti si commuovono per un evento capitato ad un altro bambino, e imparano a trattenersi di piangere per ogni nonnulla, perchè così fanno i "grandi"...

Anch'io pensandoci bene piango poco, mi capita spesso di commuovermi, ma ho visto che quelle volte che ho dato sfogo al pianto poi mi sono sentita meglio...
Perciò penso che quando viene da piangere non si debba ricacciare indietro le lacrime, meglio lasciarle scendere, segno che l'emozione viene a galla, e anche la commozione per un'altra persona...
Poi a poco a poco ci si equilibria, capita di piangere e di commuoversi per le cose che suscitano emozione ed empatia, ma essendo la nostra emotività più controllata perchè non repressa, penso che tutto torni nella giusta misura.

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