Discussione: Disagio
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Vecchio 28-02-2008, 16.52.39   #8
RedWitch
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Disagio è una di quelle parole (ma quale non lo è?) che è bello e utile esplorare. L'origine aiuta spesso a vedere/capire meglio. Tu, con la tua indagine, hai trovato "mancanza" come fulcro, nucleo della parola. E praticamente ci hai preso... in realtà questo nucleo è "lontananza" (agio viene da adiacens=adiacente, vicino con contatto.. al dis-agio manca il contatto).

Lontananza può far intuire molto...
Grazie Ray,
mi sfuggiva qualcosa, adesso è un po' più chiaro.

Un esempio banale, potrebbe essere quando mi vesto con abiti in cui mi sento a mio agio, sento che c'è contatto, come se quegli abiti fossero proprio "miei", mentre se mi metto qualcosa e mi sento a disagio, non li sento miei, non aderenti a me e al mio modo di essere e rimango impacciata per tutto il tempo in cui li ho in dosso.

E' interessante il discorso della comprensione corporale.. ho incastrato un po' le cose, e credo che il corpo c'entri molto con la faccenda.. se non sono centrata, se non ho coscienza di me, del mio corpo, appena succede qualcosa (interazione con altre persone), mi perdo del tutto, perdo la percezione che ho di me stessa e mi sento a disagio.. con l'esterno. Cioè quella sconnessione di cui parli, puo' esserci con l'esterno, con l'ambiente se per esempio mi è ostile o io lo sono con chi ho di fronte o con l'ambiente stesso, non trovo connessione, armonia.. ma puo' anche essere che quella sconnessione sia in me, nella mia poca coscienza, essendo lontana da una parte di me, non trovo aderenza e mi sento a disagio..
Che dite? suona o stona?

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