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Vecchio 21-02-2010, 12.03.10   #1
Grey Owl
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Predefinito Televoto, strumento democratico o idea geniale?

Ieri sera hanno eletto il vicitore del festival di sanremo 2010. Metà del verdetto è stato deciso dai maestri dell'orchestra del festival e metà tramite il televoto. Non entro in merito al risultato che giudico a dir poco scandaloso.
Quello che voglio fare è un'aperta riflessione sul televoto e su come può essere definito strumento democratico.

Mediamente il costo di un televoto è di 1 euro, cambia a seconda della trasmissione, ad esempio ieri al festival si spendeva 75 centesimi a voto. Non vi sono limiti di voto oppure sono limiti pressochè nulli (60 voti al giorno) e da telefono fisso si segue una voce elettronica.

Il sistema di televoto è gestito dalla rete nazionale Telecom Italia SpA, non vi sono altri operatori privati e qui si aprirebbe un'altro caso scandaloso di egemonia nel mercato privato, vabbeh.

Di 1 euro la metà finisce nelle tasche di telecom e metà nelle casse della trasmissione che organizza il televoto. Se parliamo di tv commerciale il problema non si pone in quanto è ovvio che tutto fa brodo nel massimizzare la resa di un prodotto che deve far soldi.

Ma nel caso della rai questo concetto stride, perchè devo pagare il televoto se sono abbonato? Sarebbe meglio attivare dei numeri verdi in cui io posso dare il mio voto e solo uno, oggi esistono sistemi informatici che possono fare il controllo tra numero telefonico e voto effettuato. In questo caso il televoto diventa realisticamente democratico e non un'altra idea geniale per fare cassa.
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