Discussione: Chiedere aiuto
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 10-06-2009, 10.14.04   #13
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Ritiro su questa discussione perchè, a quanto pare, il discorso mi è ancora lontano anni luce

Per una serie di avvenimenti che non vi racconto per non tediarvi ieri mi sono ritrovata a parlare con lo psicomotricista che sta seguendo mio figlio più piccolo. Era in programma una seduta col piccolo che però è saltata e nell'andare ad avvisarlo mi ha fermata per parlare.

La cosa io la desideravo da tempo (si vedono da due mesi oramai abbondanti e io non avevo ancora parlato col professionista) ma aspettavo, non molto serenamente lo ammetto, che finisse questo ciclo di sedute, quando ci sarebbe stata la restituzione.

In due parole (beh, tre dai ) mentre parlavo e dicevo e mi sfogavo ecco che questo se ne esce con un "ma perchè non me l'ha detto?" che mi fà cascar dal banano.
Gli dico che ho visto che tendeva a non colloquiare con me e che avevo intuito che fosse per lasciare un certo spazio neutrale attorno al piccolo e lui mi dice "mi poteva telofonare, mi deve informare quando è in una situazione difficile"...bon...l'istinto era di rispondergli in malo modo ma in verità aveva ragione lui.

Non mi aveva mai detto che il rapporto era esclusivamente tra lui e il piccolo, così come io non avevo mai provato a chiedergli aiuto ad esempio nella gestione delle maestre.

Ieri sera sono uscita da là con la calda sensazione di avere un appoggio non previsto e la rabbia per essermi accorta di aver, come sempre, fatto tutto da sola.

In questo caso avevo bisogno d'aiuto e non solo non l'ho chiesto ma avevo deciso a priori che non lo avrei ricevuto.

E' comunque un qualcosa che si muove sempre dall'interno ed è anche sempre un problema, alla fine, di difficoltà di comunicazione.

Ieri ho ricevuto aiuto nel non sentirmelo rifiutare ma oggi mi chiedo in quante altre occasioni continuo a non capire quale è l'aiuto "sano" e quale quello viziato.
Per la precisione...in quante occasioni mi siedo e piango e in quante muovo il c... ...orpo

Questo penso si colleghi anche bene al discorso iniziato in "se taci scompare", quel senso di non-dire le cose per non doverle affrontare, per non smuoverle, e la perversa abitudine di affidarmi a qualcuno solo quando ho la sensazione di poter non pensarci più, mentre mi ostino a non capire che l'aiuto giusto, oltre al fare assieme, è spesso quello (sempre?) che ti obbliga a pensare ad affrontare.


Metto uno spillo pure qui... mal che vada almeno tra un pò non ne avrò più per le macumbe
dafne non è connesso