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Vecchio 15-07-2009, 13.14.54   #57
griselda
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
E' interessante questo spunto che hai messo.. è vero che spesso scambiamo dare per prendere e viceversa, a me capita spesso.. ma non avevo mai pensato al fatto che se vado contro la mia ansia e permetto all'altro di fare qualcosa sto dando.

Se riuscissi ad imparare a distinguere cosa sto dando e cosa sto prendendo negli scambi (che poi sono tutti scambi nei rapporti con gli altri vero?), anche se non ho ancora una individualità ben delineata, potrei riuscire comunque a fare attenzione a non scivolare nel controllo sull'altro..

Se placo la mia ansia facendo mettere il maglione, prendo, smetto di essere in tensione e ho un immediato sollievo, ma non ho certo fatto il meglio che potevo fare per l'altro, allo stesso modo se permetto al bambino di salire sull'altalena (posto che l'ansia è la mia e non che l'altalena sia oggettivamente pericolosa per il bimbo) gli sto dando.. sicurezza. Non avevo mai valutato la cosa da questo punto di vista. Ogni volta che lasciamo l'altro libero di fare nonostante la nostra paura gli stiamo dando qualcosa.. che bello. E' vero che per una donna prendersi cura della casa, o di un'altra persona è oltre che un dovere (che forse è la parte meno rilevante) un piacere.. infatti per esempio quando a me capita di preparare una cena, sono contenta se viene tutto bene, se la tavola è bella da vedersi se il cibo è apprezzato.. traggo soddisfazione anche se mi costa in termini di fatica.. quindi prendo anche qui.



Qui Gris apri un'altro argomento.. il saper valutare se una cosa è giusta o sbagliata. Riprendo l'esempio dell'altalena.
Se ho paura che mia figlia salga sull'altalena ma non ci sono particolari pericoli (oltre a quelli diciamo "naturali" andando sull'altalena che puo' essere il rischio di cadere ad esempio), se le do il permesso di salirci la lascio libera di fare e tengo a bada la mia ansia che è mia e la proietto su di lei. Se l'altalena fosse pericolante a quel punto diventa oggettivamente pericolosa giusto? allora se la lasciassi salire non è più lasciarla libera di fare la sua esperienza, e non è nemmeno più mia ansia immotivata.. c'è un pericolo oggettivo e come genitore non devo permettere che salga. Se poi dovrà fare quell'esperienza la farà lo stesso, magari disobbedendo.. ma è un altro discorso..

Per rispondere alla tua domanda, sicuramente ci sarà la giusta attenzione tra le paure che possiamo avere, pero' dovremmo imparare a distinguere.. questo è il lavoro più difficile anche per me..
Ti faccio un esempio un po' più complicato:
Tua figlia fa amicizia con una nuova ragazza, una tipa che pare proprio il suo esatto contrario e lei ti confida quello che lei. la spinge a fare. e tra quelle cose, ce ne sono diverse che valuti pericolose o anche troppo trasgressive che fai? La tua ansia ti dice: digli di stargli alla larga!!! Il buon senso ti dice di dirgli: ricordati che tipo di educazione hai ricevuto e non andare mai contro ciò che sei per qualcun altro. Ma tutto il tempo stai in ansia e ti dici che se succederà qualcosa non te lo perdonerai. Poi ti dici che se deve succedere qualcosa non sarai tu ad impedirlo, perchè devi affidarti alla saggezza della Provvidenza. Ma ti dici anche che ti pare di fregartene anche se ti dici che tu non hai il controllo su niente perchè non sei Dio.
Insomma pare una lotta all'ultimo sangue con nessuna certezza.

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