Discussione: Viaggiatore
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Vecchio 26-06-2006, 16.23.54   #9
Grey Owl
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Predefinito Porto la mia esperienza...

Porto la mia esperienza...
Osiride ha portato l'esempio del vento come del turbinare dei pensieri... io lo vedo come un cielo azzurro dove si muovono nuvole... i pensieri sono nuvole che si muovono nel cielo azzurro... non fermo il vento o le nuvole... in verita' le osservo e non presto giudizio... arrivano e vanno... ad un certo punto il cielo rimane azzurro...
Bella e' l'immagine del lago... il fondo visibile solo con la calma dell'acqua...
Altre volte ho parlato del testimone silenzioso... e' come se io vedessi me stesso... la mente si quieta e rimane la consapevolezza senza giudizio... il semplice vedere senza prestare giudizio in cio' che vedo...
Prima di partire per il viaggio mi metto comodo... la posizione preferita e' quella zazzen... non mi fanno male le ginocchia e mi viene naturale... mi permette di tenere la schiena dritta anche quando mi addormento...
Poi mi rilasso... in genere comincio i viaggi nelle ore notturne... meno rumori e meno pensieri... poi faccio tre lunghi grandi respiri profondi...
Saluto i miei cari e ringrazio chi mi assite... nel modo piu' naturale... come se partissi per non tornare piu'... nel tempo mi sono reso conto di quanto sia importante il rito e l'intento... se inizio un viaggio lo faccio con tutto me stesso... non per noia o per moda... credo in quello che faccio con tutto me stesso...
Ricordo una meditazione... avevo in mano un cristallo di rocca (quarzo ialino)... premetto che ho un'attrazione per questo tipo di pietra... ad un certo punto mi ritrovai a "precipitare" dentro a un vortice di mille colori... dalle forme svariate... rombi...quadrati... forme geometriche... tipo il vestito di arlecchino... con una velocita' altissima... mi fermai in un luogo con l'orizzonte che pareva un crepuscolo... tante figure attorno a me... immobili... la sensazione era come se fossero in attesa di qualcosa... mi muovevo tra loro... non camminando... con l'intento mi muovevo ma non avevo le gambe... ero un bozzolo... un fuso luminoso... loro erano meno luminosi... direi grigio opachi... mi venne in mente il purgatorio di Dante... all'orizzonte una tenue luce gialla e attorno una nebbia... un'immagine poco felice... poi con l'intento volli tornare indietro e in un lampo aprii gli occhi... con me non portai souverir... non c'erano chioschi in quel luogo...
Spesso vedo le energie intorno alle persone... ombre che si muovono... punti luminosi nell'aria o vicino alle persone... questo accade durante il giorno con gli occhi aperti... ma i viaggi che faccio sono sempre imprevedibili... mentre nei contatti medianici vi e' una sorta di rito in cui tutto rimane "protetto"... nei viaggi puo' succedere di tutto...
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