Discussione: Spiritualità spiccia
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Vecchio 23-06-2009, 16.47.23   #28
stefano
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Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
Questo può essere giusto...

Io parto dal presupposto che nessuno di quelli che fa corsi di due giorni può essere definito Maestro: anche io ho preso due livelli reiki da un ragazzo mio conoscente, quindi non con un corso, ma non mi sognerei mai di definirlo un Maestro, cosa che presuppone un insegnamento più generale e profondo e che richiede una presenza molto più continua.

Ora se io fossi un Maestro e passassi il tempo solo ad iniziare i vari discepoli, li seguissi tutti i giorni, li sottoponessi a prove continue , li aiutassi a studiare e non fossi miliardario di mio, potrei chiedere un piccolo contributo ( in denaro, poi il contributo in termini di impegno e sacrificio sarebbe magari alto)a ciascuno per assicurarmi una vita decente (quindi non macchinoni o ville con piscina).

Se invece mi limitassi a pochi e sporadici incontri, che so due/tre volte a settimana per insegnare yoga, arti marziali, meditazione ecc, e quindi avessi un lavoro mio che già mi assicura la sopravvivenza, allora non chiederei nulla o al più le somme che chiederei sarebbero solo ed esclusivamente destinate al mantenimento e funzionamento dell'eventuale struttura/organizzazione.

beh questo sarebbe il "meglio" anche secondo me ma nn sempre ve ne è la possibilità ne la capacità.
Io sinceramente lo farei e cercherei di non rendere la Via sporcata dalla brama per il denaro.
Ma leggendo così tra le righe non vorrei passasse il messaggio che per forza di cose una persona che insegna Yoga lo fa solo per lucrare così come chi fa altro.
Avete indicato anche Gurdjieff come una persona che ha dovuto scegliere il male minore per fini più "elevati".



Penso che alla fine ciò che fa davvero la differenza è la coscienza di chi se ne fa portatore.
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