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Vecchio 03-09-2010, 12.32.40   #109
Telemaco
Ristruttura la casa
 
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Così come se credesse di essere la mano intera...

Ad ogni modo, per quanto attaccato alla mano, il dito ha una sua libertà d'azione, indipendente dalla mano. E questo vale per tutto, in relazione al posto che si occupa nell'Universo ed alle leggi alle quali si è soggetti. Ma mentre un dito resterà sempre un dito come una mano resterà sempre una mano, un bambino delle elementari ha sicuramente più "leggi" che governano il suo mondo rispetto ad un ragazzo delle superiori, ma evolvendo potrà arrivare egli stesso alle superiori, aumentando quindi il suo livello di libertà (ma anche di responsabilità).

Non si scappa, libertà e responsabilità vanno di pari passo, più ci si dimostra responsabili più ci vengono tolte leggi e regole perchè ritenuti in grado di autoregolarsi. Una libertà, che non dovesse portare con sè anche la sua dose di responsabilità, è sempre una libertà illusoria e fittizia.


Come già detto sopra, ognuno ha un suo range d'azione nel quale può essere libero, nonostante tutto sia collegato con tutto. Quello che avviene all'interno di questo range è sottoposto al libero arbitrio, quello che avviene all'esterno invece è regolato da leggi più grandi di noi, al momento (spesso per sempre) ineluttabili.
IL dito non può credersi la mano se si definisce some dito, altrimenti si definirebbe mano.
Comunque è una metafora e può essere compresa in diversi modi.

Il dito poi non ha libertà di azione in quanto sarebbe comunque condizionato dalla mano.
Se fosse veramente libero potrebbe agire indipendentemente da essa e ciò non è possibile.
Non serve nemmeno fare degli esempi concreti.

Il bambino evolve così come si evolve il suo senso di libertà, ma sarà sempre una libertà relativa, condizionata, nulla a che fare con il libero arbitrio così come comunemente inteso.

Ogni scelta è conseguenza di una causa che a sua volta è originata da un'altra causa e così a ritroso fino a tornare al principio.
La cause che muovono le nostre scelte non sono state scelte dai noi perchè noi su di esse non abbiamo nessun controllo.
Libertà e responsabilità sono entrambi concetti relativi e quindi illusori.

Concettualizzando non arriveremo mai ad una soluzione, per questo sto cercando di trovare un esempio concreto per spiegare il funzionamento della mente durante la scelta.

Una cosa però è certa: è normalmente accettato da tutti che noi siamo liberi di scegliere, mentre è altamente impopolare pensare il contrario.
Eppure nessuno può dimostrare rigorosamente la validità di una o dell'altra teoria.
Anzi se si osservasse bene il meccanismo di una scelta sarebbe più dimostrabile la seconda ipotesi.
Questo la dice lunga di quanto siamo influenzati da luoghi comuni e di come accettiamo per buone credenze su cui non riflettiamo mai abbastanza.
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