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Vecchio 03-09-2010, 23.38.21   #110
Kael
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Originalmente inviato da Telemaco Visualizza messaggio
Il dito poi non ha libertà di azione in quanto sarebbe comunque condizionato dalla mano.
Se fosse veramente libero potrebbe agire indipendentemente da essa e ciò non è possibile.
Continui a parlare di libertà assoluta.... ma io è dall'inizio che parlo di libertà relativa, a vari livelli, e non puoi dire che il dito non abbia un seppur minimo range di movimento indipendente dalla mano. Prova a tenere la mano ferma e muovere singolarmente le varie dita. Scoprirai che nel loro grado di libertà relativa il pollice è quello più autonomo, capace di muoversi senza condizionare le altre dita. Per le altre dita invece il movimento è davvero piccolo, nell'ordine di centimetri (ma comunque esiste) dopodichè se avanzi di qualche altro centimetro scoprirai che il loro movimento condiziona anche le altre, costringedole a muoversi, causa di una "connessione" più unificata dei loro tendini a differenza di quello del pollice, nettamente più autonomo e indipendente dagli altri.

Quindi in conclusione se ammetti un assoluto devi riconoscere anche un relativo. Da solo nessuno dei due potrebbe esistere. Quindi se ammetti un Pensiero assoluto, il Pensiero di Dio per capirci, concordo che in questa realtà è un qualcosa di assolutamente irraggiungibile per l'uomo, ma ciò non toglie che esiste anche un pensiero dell'Uomo e una libertà dell'Uomo. Io, da uomo, se parlo di libertà parlo di libertà dell'uomo, di quella ad esso relativa. E sebbene non sarà mai paragonabile a quella divina, è anche sbagliato sottovalutarla o peggio pensare che non esista, per quanto piccola possa essere inizialmente. E' l'unico range in cui si può lavorare inizialmente, l'unico range in cui si può appunto sperimentare il libero arbitrio e "costruire" la propria libertà.

In quest'ottica un uomo non sarà libero in assoluto, ma sarà sicuramente più libero di un animale (quest'ultimo, tanto per fare un esempio, nei suoi periodi di calore non può esimersi dall'accoppiarsi, a differenza dell'uomo che, entro certi range personali, può scegliere)
Se dunque abbiamo quel più che ho sottolineato, questo significa che abbiamo una libertà totale da una parte, un'illusione totale dall'altra, e in mezzo infinite sfumature fra le due. E dunque più gradi che si avvicinano al Reale, e più gradi che si avvicinano all'illusione. Credere che il libero arbitrio sia un'illusione, significa impedirsi di salire su questa scala, così come dici giustamente tu credere di essere assolutamente liberi a priori significa illudersi alla grande.

Mi fermo che il posto è già lungo, volevo solo sottolineare un'ultima cosa. Non si dice: l'uomo ha la libertà, si dice: l'uomo ha il libero arbitrio....
L'arbitro, colui che decide, non decide a caso come più gli aggrada, anch'esso segue le direttive di leggi più grandi che governano un dato sport. Quindi l'arbitro è colui che decide all'interno di date condizioni, che si muove (e fa muovere la partita) all'interno di esse.
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