Discussione: La prepotenza
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Vecchio 20-04-2009, 18.18.02   #11
Uno
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Ho visto in questi giorni un film sulla vita di Michael Collins (carino a chi piace la storia) colui che definirei uno dei primi terroristi moderni, che si battè per l'indipendenza dell'Irlanda

Proviamo ad equiparare la sua battaglia con quella di Gandhi:
entrambi combatterono (essì questa parola ci sta per entrambi anche se i mezzi furono diversi) contro l'Inghilterra per l'indipendenza.
Collins si rese conto che opponendo un esercito regolare contro la potenza inglese (il prepotente di queste storie) potevano solo farsi massacrare essendo meno numericamente e come equipaggiamento. Allora decise di combattere rimanendo nell'ombra, facevano finta di essere cittadini normali, ma uccidevano i funzionari inglesi in Irlanda....
In estrema sintesi riuscì prima di morire ad ottenere uno stato libero ma comunque sempre all'interno dello stato Britannico.
Ci vollero più di altri 20 anni circa, per diventare uno stato libero sul serio, pur dovendo lasciare l'Irlanda del nord.

Gandhi, la cui storia penso sia più famosa, riusci con la non violenza ad ottenere "subito" l'indipendenza e totale.

In sostanza nel primo caso L'inghilterra è comunque rimasta spiazzata, non riusciva a combattere dei fantasmi con tutta la sua potenza, ne prendeva qualcuno solo ogni tanto, ma il combattere logora da entrambe le parti, anche i terroristi Irlandesi erano stufi di uccidere, di morire e di non avere una vita normale. Avevano qualcosa da perdere ancora... su quel qualcosa l'impero Britannico è riuscito a dettare le ultime condizioni, di cui qualcosa ancor oggi è in piedi (l'Irlanda del nord). Gandhi invece ha fatto capire che non avevano più nulla da perdere, l'Inghilterra voleva possederli? Doveva possedere dei morti viventi senza alcuna utilità... l'India era diventata più una perdita di risorse che di guadagni per l'Inghilterra ed visto la densità di popolazione un genocidio era impossibile... poi che se ne sarebbero fatto di quel territorio immenso senza nessuno che lavorava?
Quindi non c'è stato più spazio per contrattazioni, l'Inghilterra in un certo senso si è vista come oppressore, soprattutto dopo un paio di carneficine ingiustificabili. Nel caso dei terroristi Irlandesi la popolazione inglese poteva sempre pensare che erano gli altri gli assassini.

Poi potrebbe essere interessante anche riflettere sul fatto che sia gli Irlandesi che gli Indiani dopo la semilibertà o dopo la libertà totale sono entrati in guerra civile, cosa che poi si ripete sempre in questi casi, l'esempio più recente è la ex Jugoslavia. Chi non è capace di gestire la libertà si fa del male e lo fa ai suoi fratelli....
E questo dovrebbe farci pensare se è sempre giusto prendere le difese degli oppressi e soprattutto in che modo. Si è sempre giusto, ma bisogna trovare i giusti tempi per limitare lo shock a chi non è preparato.

Mi rifermo ma ci sono diversi risvolti interessanti da analizzare su questo tema.
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