Discussione: Adolescenza tardiva
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Vecchio 24-08-2011, 20.02.07   #1
dafne
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Predefinito Adolescenza tardiva

Alla faccia dei miei primi 40 anni..........

Quest'estate è stata decisdamente curiosa. Mi è esplosa tra le mani una fase adolescenziale che ho deciso di vivere finalmente fino in fondo, complice il fatto che i bambini sono stati al mare 3 settimane e poi una intera dalla nonna.

Ho allacciato un'amicizia curiosissima con una ragazza che fino a qulache mese fà avrei definito senza tanti giri di parole fig..ehem..ura di legno .

Mi sono osservata, fin quanto m'è stato possibile, lasciarmi vestire e truccare e andare fuori a fare amicizie. Una bellissima ragazza, una di quelle che catalizza gli sguardi e rimbambisce i maschietti...proprio il genere di donna che amavo... il genere di donna che scatena commenti al vetriolo nelle signore...eppure è successo, non ho ignorato il fatto che ci sono profondissime differenze che ci separano ma non mi sono concessa il pregiudizio e ho cercato di viverla per com'era, per quel che mi stava dando e per quello che le stavo dando io.
...e ho iniziato a vedere le analogie..........

Mi sono divertita un sacco, ho smesso i panni della sfigatella da caverna per scoprire di avere in cova nel sottofondo una presunzione smisurata e un'invidia rancorosa che proliferava come pus.

Piano piano questo pus si è asciugato, pian piano il fuoco dell'attenzione s'è spostanto, incredibilmente e meravigliosamente dal resto del mondo a me.

Ho tagliato i capelli corti corti e mi sono lanciata nella vita...

Il mio corpo ha assecondato questo passaggio in un modo straordinario, non solo ho smollato il grasso che mi avvolgeva, pian piano, senza diete, senza strappi ma cautamente settimana per settimana...ma adesso mi stà chiedendo di ritrovare elasticità, mi ritrovo a fare piegamenti e tibetani con un gusto e una soddisfazione...come se ci fosse dentro nei muscoli qualcosa che vuole assolutamente riprendere forza, potere, elasticità.

Persino nel vestire percepisco il cambiamento, non solo nella scelta dei vestiti consigliati dalla mia stilista personale che pian piano stò trascurando per scegliere da sola....ma in questi giorni sento il bisogno assurdo di sentirmeli stretti stretti. Abituata alla taglia XL per principio, massimo ero scesa alla L...adesso provo un'incredibile soddisfazione a mettere jeans elasticizzati e canotte S....non nego neanche per un secondo che la soddisfazione di vedere allo specchio un fisico quasi atletico (quasi eh...diciamo asciutto) mi piace tantissimo però è come se percepissi la necessità di stringere, strizzare...se ci riuscissi anche con le meningi.......ma arriverò anche lì...

Una parte di me è sempre all'erta, mi sussurra di non dimenticarmi l'età che ho, che rischio di fare figuracce...questo mi ha permesso di non farle davvero, un paio di volte ci sono andata vicino e mi sono anche sbruciacchiata le alucce con un ragazzino ma nulla di grave.
La scelta è stata la mia carta vincente.

Ogni cosa che ho fatto (va bon, quasi ogni dai, ma sono stata bravina) l'ho fatta chiedendomi se lo volevo davvero e questo mi ha permesso di vivere meglio e di reggerne bene ogni conseguenza.

Tanto mi piace questa sensazione che penso che me la terrò stretta. Questo colpo di coda di caldo è come un ultimo regalo di questa estate così particolare, mi rendo conto che le incombenze del quotidiano sono alle porte..la scuola, mio figlio maggiore che è perennemente in guerra con me, la casa che forse dovremo lasciare....è tutto lì ma adesso non mi sento in trappola, persino per l'esame della patente che adesso è stabilito per il 12, mi sento come se fosse il giusto fine a cui approdare dopo questo periodo.

E' come se tanto lavoro mentale degli ultimi anni si stesse concretizzando in questo settembre di questioni da risolvere.
Il verbo che mi rimbomba in testa è "stringere".

Sò che sarebbe fin troppo facile rimanere in questo limbo adolescenziale di sbattimento e alzate di spalle...lo vedo nella mia amica che ancora non ha elaborato la sua età e nella sua incredibile bellezza che delle volte riesco persino a percepire come un limite...

Ma stiamo parlando di me e non di lei quindi coi piedi ben piantati per terra stavolta ricomincerò a guardarmi intorno e a fare l'elenco delle cose da sistemare.

L'ordine è ancora un tasto dolente, idem la costanza ma smollato il bisogno di affetto dai genitori e quasi superata la smania di ribellione dell'adolescenza credo che ci siano davvero buone probabilità di farcela ma mi sono decisa a scrivere per vedere di farlo davvero, di non trascurare nulla, non posso mancare un'occasione così ghiotta....anche se, mi ripeto, farlo e rimanere in questo limbo sarebbe davvero fin troppo facile....meno male che esiste sempre questa città che mi attende anche dopo nevigazioni così lunghe.... e che mi perdona l'assoluta mancanza di voglia di leggere e discutere fino a tempi più...maturi
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