Discussione: Mal di vivere
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Vecchio 17-09-2011, 18.04.19   #29
diamantea
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Torno sulla questione sopravvivenza per fare alcune riflessioni.

Pensavo che si l'istinto della sopravvivenza è legato al calore inteso come energia ma anche sopravvivenza di altre cose, tipo spazio vitale o ego più in generale tanto per dire che alla fine vuol sopravvivere l'ego.

A yoga a proposito di chakra si diceva che la kundalini in genere non riesce a risalire oltre il terzo chakra, quindi l'affermazione di sè fin nella sfera materiale della vita.
Poi Uno una volta mi ha detto che l'uomo minuscolo vive stabilmente nella 2° dimensione con qualcosa di stabile nella 3° e un assaggio sporadico nella 4°.
Vuol dire che siamo ancora fermi alla questione della sopravvivenza? A me sembra così. E così mi sembra la mia vita e quella di molti che mi circondano. Ho conosciuto qualcuno che ha oltrepassato questa fase.

Finchè ho la preoccupazione, conscia o inconscia che sia, della sopravvivenza, a qualunque livello, mi spunta fuori il mal di vivere, non posso pensare di essere nella crescita, posso aspirarci, prepararmi, desiderarlo. Il fatto di assaggiare qualcosa non vuol dire che me ne sto saziando o ce l'ho a portata di mano, o se ce l'ho posso non avere la capacità di saziarmene, non ho lo stomaco per digerire o il corpo adatto ad assorbire quantità maggiori.
Allora quando sono nell'assaggio sto bene, poi digerisco in fretta visto che ho solo assaggiato e non trovando più quel nutrimento ecco spuntare la depressione, la paura.

Alla fine il creativo non ha raggiunto ancora la pienezza di sè finchè la sua creatività si manifesta come bisogno di assaggiare il divino. La persona realizzata non ha necessità di creare, di manifestarsi nella creatività.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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