Discussione: Mal di vivere
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Vecchio 18-09-2011, 19.58.43   #37
diamantea
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Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Sarà una sottigliezza, di sicuro hai usato la fase "realizzazione materiale" per dire altro.
Non ho mai dato molta importanza al denaro, all'aspetto materiale. Ho dato priorità all'aspetto affettivo.
Questo mi ha portato ad una mancanza di vero radicamento alla terra. L'aspetto materiale è prioritario ai fini della sopravvivenza. Se io dipendo dagli altri materialmente anche la mia sopravvivenza dipenderà dagli altri.
Finchè avevo mio marito o la mia famiglia a mantenermi o garantirmi quello che mi serviva indipendentemente dal mio guadagno non potevo garantirmi una vera autonomia o indipendenza, quindi la paura di non sopravvivere la sentivo più forte.
Da un pò di tempo invece do importanza a questo aspetto, devo garantirmi da sola la sussistenza e quando penso di non poterla avere mi viene il mal di vivere, la depressione, ho paura, seriamente paura.
La realizzazione materiale indica solo questo, intanto garantirmi i bisogni primari, poi posso passare al punto successivo.
Pomeriggio riflettevo sul fatto che chi ha paura di morire o non sopravvivere non può/sa Amare. Solo affrancandosi di questa paura si comincia ad aprire il Cuore, si ha la vera generosità, la vera abbondanza che trabocca e non ci si pone più il problema delle risorse che non bastano perchè il Cuore è una Fonte, ricarica di continuo.
Quando si ha paura di morire nell'attimo del dubbio per la propria sopravvivenza l'amato diventa nemico, ostacolo, pericolo.

Citazione:
Ma in te la questione del riconoscimento è talmente forte che la vivi come fosse cosa materiale, fisica come la fame e il freddo.
Per quanto riguarda la questione del riconoscimento come sensazione fisica io credo che dipenda dal fatto che finalmente ne ho preso coscienza, lo sento e lo vedo, quasi lo tocco, così come sento la fame e il freddo, diventa una percezione fisica quindi abbordabile, soddisfacibile, risolvibile.
Può essere segno che dall'inconscio è passato al conscio e quindi ci posso lavorare a carte scoperte. Se la mancanza di riconoscimento mi fa avvertire la paura o il mal vivere, il suo affrancamento lavorandoci potrebbe farmi superare questa paura.
E' un'ipotesi da verificare però.
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