Discussione: Adolescenza tardiva
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Vecchio 20-09-2011, 22.44.30   #9
dafne
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Grazie Kael! Leggerti mi ha permesso di fermarmi un pò a riflettere su questa esperienza e su quello che si è tirata dietro...o meglio...che doveva tirarsi dietro e invece io ho felicemente schivato per la milionesima volta.

Mi manca sempre la sintesi, il tirar fuori gli attributi e fare l'ultimo passo, quel malefico ultimo passo.

Un milione di parole ma alla fine solo una cosa devo fare solo che non sono in grado di farla. E più vado avanti e più si riducono le possibilità di riuscirci .

Non sò come spiegarmi, però siamo in esperienze quindi...posso anche espormi...tanto ormai...

Purtroppo il grado di dipendenza dalla mia famiglia è diventato talmente alto che fatico a reggere il pensiero di staccarmene anche solo mentalmente, tranne che quando mi arrabbio..allora pare tutto facile .

L'incapacità del distacco dipende dalla parte di illusione reale presente in questa adolescenza, ossia il bisogno di vivere al di sopra delle possibilità.
Mia mamma l'ho già mandata a coltivare altri orti una decina di giorni fà, poi pian piano abbiamo ripreso a parlarci ma qualcosa in me si è rotto...adesso si tratterebbe di fare il passo definitivo, è come se non potessi che fare questo passo di trancio (restando in mutande, economicamente parlando) anche nei confronti di mio padre che stà assumendo toni assolutisti e anche spesso offensivi. Per non parlare di mia sorella poi..

Mi fanno sentire uno schifo.(ma lo so che li stò esaperando)
E io ho traslato stà palta sui miei figli.

Mandarli tutti a campi adesso sarebbe come dire vado a vivere sotto un ponte ma vivere così, in perenne bilico ad ubbidire a ogni piega che fanno non è vivere. Anche se in una casa e al sicuro.
Non è vivere da adulta.

E' questo il passaggio all'età adulta? Il salto nel buio della totale presa delle proprie responsabilità?

Quando mi sono separata mi sono fatta aiutare e quell'aiuto mi ha vincolato e ha vincolato in un nodo scorsoio.
Questo lo sò.
Adesso potrei affondare le mani in altro aiuto.."moralmente" dovuto....ma il prezzo da pagare in cambio?

Lo sò che sono, sembrano, domande retoriche e di facile soluzione ma sono dubbi che minano la mia stessa esistenza e che semineranno per la prossima futura.

Non voglio reagire in base alla rabbia. Come diceva bene Luke finchè reagiamo per rabbia non abbiamo ancora metabolizzato la cosa...però è palese che un passo và fatto e alla svelta.

Come ho già scritto, stavolta me lo ricordo bene, ho paura. Ma stavolta ho anche la certezza che della paura non riuscirò mai a liberarmi...non finchè permetterò agli altri di risolvermi i problemi ...e men che meno obbligandoli...non è il tipo di persona che voglio essere, non voglio essere per sempre un'adolescente incompresa.

Voglio di più dalla mia vita, voglio poterla governare.
Devo rimanere sola.

Che cosa ironica.
Per uscire dalla solitudine devo vivere in solitudine...un pò come scriveva Michael Ende "C'è un labirinto. Solo chi è felice può uscirne ma solo chi ne è fuori è felice."
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