Discussione: Tutto da rifare
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Vecchio 09-03-2012, 00.09.37   #57
dafne
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Ho provato a rielaborare quello che è venuto fuori dal gioco.
Il peso del dover dimostrare qualcosa.

E' difficile da cogliere perchè è fuso con l'importanza personale, la superbia e soprattutto coperto dai sensi di colpa, non riesco bene a sgrovigliare la matassa ma una cosa capitata con mio figlio maggiore ha acceso un'altra lucetta.

Colloqui coi professori. Ha grandi capacità ma non s'impegna, non studia, non rende, potrebbe fare molto di più, anzi, peggio..potrebbe fare qualsiasi cosa.

Bum

Un modo gentile che hanno gli adulti per sentirsi autorizzati a darti del deficiente questo è..senza contare l'immensa mole di responsabilità che gli scarichiamo addosso. Se puoi fare qualsiasi cosa e fai meno di niente sei inutilissimo, uno spreco, oltre che un'affronto per chi fatica tanto cercando di arrivare al minimo...

Di me dicevano la stessa cosa, spiccata intelligenza, grande intuito, capisce subito..se s'impegna...potrebbe dare di più, fare di più..blabla.

Che poi quando fai e riesci sei quello che "e ma per te è facile..." ma va..và vah...

In realtà non devo dimostrare niente a nessuno. Molto probabilmente al 99% quel dover dimostrare è una mia sensazione non è neanche realmente negli altri.
Forse in famiglia ancora viaggia questo senso di spreco che sono.
Potrebbe essere che ho deluso nelle aspettative, mi è mancato il riconoscimento e l'affetto (se fai come dico io ti voglio bene sennò non te lo meriti). La conseguente ricerca di attenzioni non potendo veicolarsi verso modi positivi (la mente critica mi diceva che avrei fallito quindi ho evitato di provarci) si è focalizzata su quelli negativi.
Attrando attenzione facendo arrabbiare...possibile.

Non mi sono mai schiodata da lì, mentalmente intendo, sono rimasta la ragazzina dotata con poca voglia di fare.

Il che ha sotto sotto alimentato la mia importanza personale perchè è pur vero che delle potenzialità le avevo. Non usandole però come per il talento artistico senza esercizio e tecnica sono meno di quello che fatica per fare qualcosa e inevitabilmente la cosa mi frustra,ma a livelli sottili che scarico su chi trovo migliore di me o adorandolo, se mi dà attenzion, se mi mette all'altezza.. o demonizzandolo se mi ignora..perchè se m'ignora mi riporta nella parte di me che si sente un fallimento.

Non dover dimostrare qualcosa mi permette di essere l'ignorante che sono, accettarlo senza reazione mentale e spingere sul potenziale per migliorarmi senza pormi degli obiettivi di riuscita troppo ardui e difficili, quindi senza alimentare la superbia.... Non si passa da ladra a sacerdotessa in un clik

Direi che un primo sunto l'ho svolto, vediamo se riesco ad allargare e riuscire a vedere in pieno la dinamica come nasce e come svolge in tutti i vari settori della mia vita.
E ricreare quel senso di svincolo dalla dimostrazione anche nella vita reale.
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