Discussione: Le crociate
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Vecchio 17-03-2012, 07.06.17   #11
diamantea
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
leggendoti ho come percepito il desiderio di scrollarsi di dosso tutto, di liberarsi, infrangere demolire svuotare...
E' vero Daf, la sensazione di demolire poi liberare e infine vuotare.

Citazione:
Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Diam ma perchè di colpo hai deciso di eliminare completamente il cibo?
Non so Red, non l'ho pensato, deciso, solo fatto. Quella mattina ho incontrato mia zia per strada, voleva andare al bar a fare colazione, mi sono detta che era l'occasione giusta per prendere il caffè con lei, ma poi non avevo voglia di prenderlo, ho pensato fosse una resistenza mentale ma invece era proprio che non mi sentivo, avevo fatto un TA particolare quella mattina prima di alzarmi e il pensiero sorto subito dopo è stato il digiuno. Volevo prepararmi a farlo, come ho fatto la volta precedente, ma mentre riflettevo sul caffè è arrivata forte dentro la sensazione di essere già nel digiuno. Non c'era più tempo di pensare, programmare, ero già nel digiuno.
E' accaduto. E' stato come saltare, quando salti non puoi pensarci più, tornare indietro, puoi solo assaporare il vuoto, viverlo mentre ti guadagni l'altra sponda. Ci si può preparare allenandosi, facendo tanti piccoli saltelli, in sicurezza, assistiti, ma quando si salta davvero si è soli, si è in assenza di tutto, di respiro, di cibo, di terra sotto i piedi.
Credo sia questo il distacco, vivi il momento ma non lo trattieni e vai oltre.
E' così che ho vissuto questo digiuno, breve ma intenso come fosse una vita, come un salto, un koan, l'oca è fuori.
Il bambino che nasce sta in assenza di aria, digiuna ossigeno, il cordone viene tagliato in un colpo, non lo si può fare gradualmente, si taglia e si è distaccati dall'altra sponda.
Alla fine non si può lottare, combattere contro le proiezioni, sarebbe come lottare con i fantasmi. Quel che è stato è stato, lottare si è rivelato inutile, così ho saltato. Quando mi sono resa conto tornando indietro nel tempo che la proiezione arrivava fino alla mia gestazione ho visto che non vi era più dove andare. Potevo continuare a rifletterla, proiettarla a mia volta all'esterno, anche tutta la vita, oppure saltare.
E' accaduto.
E' stata una lunga notte di riflessione, ora ho mangiato delle mandorle, avevo una forte acidità di stomaco e forte tremore, ho bevuto la mia acqua e guardato l'alba, come fosse la mia nuova alba. Più tardi affronterò la mia solita quotidianità ma spero con animo diverso. Mi sento serena.

Grazie a voi tutti, da sola non ce l'avrei fatta, vi voglio bene
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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