Dopo aver dato un premio in generale alla natura ora vorrei entrare nel particolare senza cmq togliere nulla alle altre specie.
In giardino ho una Camelia che non ho piantato io, questo mi ha portata non a snobbarla ma a non darle il giusto riconoscimento. L'ho sempre curata come tutte le altre piante ma la mia attenzione non si è mai fermata su di lei, un vero peccato!
A settembre decisi di potarla dicendomi che in ogni caso se fosse vissuta o no non sarebbe stato un problema.
Il pregiudizio e molta IP sisi.
Il fatto di averla potata ha fatto si che la mia attenzione si fissasse su di lei, se non altro per vedere se avevo fatto una cavolata o no.
La camelia sopporta bene il freddo ma appena ritorna fuori il sole bisogna iniziare a darle tanta acqua per cui quest'anno ha sofferto un po' a causa di una primavera/estate di molto anticipata.
Ma quello che voglio dire è che ho visto in questa pianta come simbolo della passione. Si riempie di fiori ogni anno tanto che i suoi rami divengono ricurvi verso il basso, come archi tesi dal peso dei fiori che sbocciano in continuazione per qualche mese, succhiandole tutto il possibile. Le foglie diventano sofferenti, alcune ingialliscono si seccano e cadono. Verso la fine della fioritura la pianta sembra in procinto di morire avendo dato se stessa per nutrire i sui fiori,(fiori per chi non la consce che assomigliano a rose carnose e vellutate) ma sul più bello quando oramai sembrava aver perso con l'ultimo fiore anche la speranza di sopravvivere ecco spuntare qualche piccola fogliolina verde e nel giro di qualche giorno rinascere a nuova vita, pronta a rinforzarsi per la prossima stagione di fioritura.
Come una fenice che rinasce dalla proprie ceneri.
Sono rimasta sconvolta da tanta bellezza e passione che non avevo voluto/saputo vedere ed ho voluto condivederla con voi.
