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Vecchio 04-11-2007, 03.11.52   #1
jezebelius
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Predefinito L'ingresso nella caverna

Ecco...sono di nuovo qua a raccontare una delle mie, solite, elucubrazioni notturne...

Il sogno è abbastanza articolato.
E' diviso in " due " stadi che ricordo più o meno ma spero di riportarne i punti più salienti.
Insomma sono con altre " persone " e tutti ci dirigiamo verso una Casa ( direi una villa ) nella quale viveva/vive una donna, moglie di un medico( tale Dott. Miccoli ma sicuramente il mio suby l'ha preso da qualche parte) che aveva " fornito" la collettività di alcune Leggi.
Ve ne era una in particolare ( di cui non ricordo ) per cui si discuteva - poco dopo - al tavolo con tale Donna-Moglie.
Nella casa, con gli altri, entriamo ed in maniera composta il maggiordono ci fa accomodare nel salotto. Un gran bel salotto, pieno di luce in quanto questa entrando dalla finestre/porte veniva riflessa e come si usa fare nelle case, di solito, anche il pavimento contribuiva alla sua espansione.
Ad ogni modo, con tutti coloro che mi accompagnavano, stavamo cercando " un punto di riferimento" da potere adottare per le prossime elezioni e la Signore ne era uno Valido.
La Donna, una volta presentatasi - e devo dire molto bella, con lunghi capelli, bruna - per quanto mi avevano raccontato ed anche in base all'esperienza che questa aveva ( motivo tra gli altri che Ci aveva spinto alla ricerca di questa quasi fantomatica Signora ), mostrava un aspetto particolare, come se il tempo, per lei, non fosse mai passato. Mi guarda e mi sorride.
Nel salotto c'era un divano ma non ci sediamo su questo o almeno lei non siede su questo tuttavia libero e spazioso anche per chi aveva intenzione di sedersi. La donna si siede " davanti" al divano su di una sedia mentre io, di fronte a lei - intanto gli altri che erano venuti con me parlavano, nel salotto tra di loro; in pratica ero io quello che stava " concludendo" gli affari con la Signora - dopo che avevo scambiato con lei quattro chiacchere posto alle sue spalle, mi siedo sul divano. Mi chino per allacciare le scarpe, prima la sinistra e poi la destra. Mentre allaccio la destra " entra " dalla porta di ingesso al salotto un Signore con un cappello particolare ed io, per rispetto, mi alzo in piedi per salutarlo ( come in pratica si fa a scuola quando ad esempio entra il preside). Mi risiedo ( ed è qui che, mi pare, parliamo del marito della Signora che tra l'altro le aveva lasciato, oltre alle Leggi, una Esperienza particolare ).
Qui mi pare che abbia termine la parte prima.
La seconda, continuazione della precedente, mi fa ritrovare in spiaggia, sempre con la moltitudine che mi accompagnava al seguito, come in una sorta di "riunione". Io ero sul bagnasciuga, che tornavo presumibilmente dall'acqua, e gli altri, quasi diligentemente, aspettavano sulla sabbia asciutta. Come se stessero proprio aspettandomi.
Nel frattempo decido che questi possono aspettare, per l'appunto, e che in quel momento devo fare altro. Di fatti mi avvicino, con altri due ( alla mia destra e alla mia sinistra ) ad una parete rocciosa e mi fermo davanti a questa.
Non so come ma con la mano sinistra, muovendola all'interno di fessure della parete stessa come una sorta di "chiave di accesso ", riesco ad aprire un varco che, mostrandomi l'accesso ad una specie di caverna, mi da la possibilità di addentrarmi. Entro con i due che mi accompagnano e noto una cosa. La caverna presenta da una sorta di corridoio il quale, molto probabilmente, conduce in una parte posta ancora più in profondità. Me ne accorgo e sto quasi per incamminarmi quando, fuori dell'ingresso arriva un battglione di guerrieri con armatura( argentea ) il quale si " posiziona" davanti l'ingresso. Per non farmi vedere " chiudo " dall'interno l'ingresso e quindi mi allontano verso l'interno della caverna cercando, comunque, una via d'uscita. La noto poichè vi era, posto in basso, un piccolo ruscello che indicava un piccolo cunicolo in collegamento con l'esterno.
Di fatti sposto la pietra ( scura ) che ne ostruiva il passaggio, e dunque sto quasi per infilarmici ed uscire quando, all'improvviso, forse perchè non avevo chiuso prontamente l'ingresso, uno dei guerrieri mi blocca, tirandomi a se per la gamba sinistra. Mi giro e sicccome erano muniti di lancia, glie la strappo di mano e lo trafiggo. Nel frattempo l'altro, riparatosi dietro una roccia, mi tira la sua mancandomi ed io, in tutta risposta gli lancio una specie di lama a 5 punte ( come nel film Krull che Ray ha accennato qualche giorno fa ) ovvero come le " stelle" dei ninja. Lo colpisco sulla mano che mantiene la lancia ( la sinistra ) e per questo posso dire di aver neutralizzato i due( mentre gli altri due che erano con me non so neanche se stavano li a guardare).
A questo punto anzicchè optare per l'uscita dal cunicolo decido di " addentrami" per arrivare in profondità.

Urca mi sembra un racconto per addormentarsi

o forse lo è...sò le 02.00
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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