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Vecchio 06-11-2007, 11.34.28   #9
dafne
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Eh, ma anche qui, esistono gli altri o esiste la nostra idea degli altri? Cioè, ovvio che esistono entrambi, intendevo quale delle due ci fa realmente preoccupare? Se mi libero dell'idea che ho degli altri la preoccupazione del loro giudizio svanisce? Non credo.

Gli altri in questo giochetto servono solo da contenitori. Quel che abbiamo bisogno è il nostro giudizio di noi stessi... quello cerchiamo di conservare e gli altri, il fatto che ci siano e che pensino, fa scattare che gli applichiamo quel che in base al nostro giudizio dovrebbero pensare di noi. Questi altri di cui ci preoccupiamo così tanto alla fin fine non esistono davvero per noi. Non sono veri altri. Se esistessero ci preoccuperemmo di loro, per loro, e non per noi.

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Il giudizio degli altri..
panico
alle volte mi fa venire una tale ansia che mi metto in difesa anche quando non ce ne sarebbe alcun bisogno...ma difendersi da cosa? Ho tentato di osservarmi in questo anche se le resistenze sono davvero forti e mi "distraggo" inevitabilmente.. dal giudizio degli altri passo al giudicare.
Quello che ho notato è da una parte il bisogno, la necessità, la smania di sapere..devo devo devo..come se sapere cosa gli altri pensano di me sia un modo per tenere tutto sotto controllo, so cosa pensi,so cosa aspettarmi da te, so come prenderti, se pensi male di me posso elaborare delle strategie per difendermi ( eh sò un pò paranoica....o solo insicura?) ..è un bisogno di controllo e nei pochi momenti di lucidità che vivo mi rendo conto che è anche una necessità infantile di scoprire cosa in me non piace e così di conseguenza se sei una persona che ritengo importante trovo il modo di modificare quell'atteggiamento e di ricevere la tua approvazione...(questo sa di vampirismo) in effetti in tutto questo la reale importanza dell'altro è minima, ho si bisogno dell'altrui approvazione ma è anche vero che vado "a caccia" della persona più adatta a darmi le conferme che cerco e se non le ottengo...altro giro altra giostra..
andiamo avanti Daf...in un certo senso è come se il giudizio degli altri mi potesse aiutare a coprire delle mie mancanze, dei miei atteggiamenti poco sinceri che io tento di "spiegare" agli altri come "inevitabili" per ottenere quella solidarietà quella partecipazione che mi permette di non andare a fondo nella mancanza stessa, ci passo sopra perchè ho ottenuto una specie di giustificazione da qualcun'altro...
mi sfugge ancora il nesso con il giudizio che ho di me, io non credo di avere un giudizio preciso di quello che sono, motivo per cui mi ritrovo a cercare negli occhi deglia altri riflessi del mio essere, soprattutto non mi ritengo perfetta, anzi...altra scusa? Della serie non sono perfetta, oh povera me, chi mai mi potrà voler bene?
forse è proprio questo il mio giudizio su di me, che sono una povera bimba lasciata sola che cerca disperatamente di fare le cose fatte bene ma mezzo mondo ce l'ha con me?
Gli altri quindi sono solo il nemico se non mi assecondano o un nido dove rifugiarmi se invece mi approvano?
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