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Vecchio 29-11-2007, 02.28.42   #8
Kael
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La terza scelta credo sia la migliore, cioè quella di integrare le due cose... Un integrazione che avviene prima di tutto in te stesso più che nella famiglia, perchè se è vero che una parte di te ama la vita da vagabondo e ultimamente si fa sentire, è anche vero che un altra grossa parte di te ama la famiglia che si è costruita e vuole condividere la vita con essa... Pertanto se tiri il lenzuolo da una parte scopri l'altra e viceversa... Quindi qualcosa sempre mancherà...
Ci sarebbero molte cose da vedere se posso permettermi, se ad esempio la voglia di "evadere" non deriva magari da qualche problema che al momento non vuoi affrontare, e quindi sarebbe una via di fuga... così come quello di non assumerti le tue responsabilità etc..

Non è che magari la storia del viaggiatore errante è una scusa per scappare da te stesso? Non fraintendermi, non sto dicendo che una vita ricca di scoperte e cose nuove sia sbagliata, anzi... guai a fossilizzarsi su una poltrona... però secondo me le due cose possono coesistere benissimo, posso viaggiare dentro me stesso anche restando chiuso in casa... la sola vera cosa che conta è l'elasticità mentale con la quale si possono considerare soluzioni che all'inizio non si vedevano...
Poi ovvio che ognuno fa della propria vita quello che vuole...

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