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Vecchio 29-11-2007, 12.18.30   #11
dafne
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Originalmente inviato da TaYu Visualizza messaggio
Io ho sempre desiderato una famiglia e appena ne ho avuto la possibilita' l'ho formata.
Questa era una grossa parte del mio essere, ma una piccola parte di me' desiderava e desidera vivere una vita da viaggiatore errante... in cerca di incontri sempre nuovi.

.....

questa tua frase mi tira dentro in questa discussione,ti rispondo perchè ho vissuto più o meno la stessa esperienza, lo stesso dubbio amletico, temo di doverti dire se posso, che non puoi avere tutto, mi spiace, se davvero la spinta alla vita errante non è, come ti ha già fatto notare giustamente Kael, una fuga. Sono due cose opposte, una vita in famiglia e una vita da vagabondo. Io ho voluto credere nella prima, ho desiderato dei figli con grande forza (senza avere la minima idea di cosa fosse una famiglia aimè) e quando la situazione in casa non si è rivelata all'altezza delle mie aspettative ho desiderato con tutta me stessa fuggire (stò parlando di me adesso, non è detto che tu ti ci debba ritrovare nelle mie parole per carità) A quel punto è risaltata fuori la mia parte vagabonda e un pò incoscente, la parte a cui non avevo mai dato voce per paura di sbagliare, voce che mi dava una buona, ottima giustificazione, per cambiare strada. A quel punto mi sono trovata di fronte a delle scelte, come te. Un tempo ho letto questa frase "spesso bisogna scegliere, ma per scegliere bisogna rinunciare a qualcosa, questo rende agli uomini così difficile la scelta" Non potevo avere famiglia e vita vagabonda assieme (che poi, sta vita errante secondo me analizzata è solo una proiezione del desiderio intimo di essere coscienti e responsabili di ogni gesto, per me almeno) non me la sentivo di mollare la famiglia (i figli che avevo tanto cercato) nè di rinunciare al mio desiderio di essere me stessa.
Ma dovevo stare o da una parte o dall'altra, lì in mezzo esposta a tutti i dubbi ero a pezzi.
Ho divorziato, è stato difficile,un pò perchè sapevo di mandar per aria una cosa a cui tenevo molto e sapevo che avrei messo i miei figli in una situazione dolorosa, un pò perchè il soggetto lasciato non era esattamente pacifico e per nulla d'accordo con la mia scelta. Ma la parte di me che voleva fuggire, la vagabonda, non era solo in cerca di posti sconosciuti da esplorare (e chi non amerebbe questa vita?)ma era in cerca di un luogo dove esprimersi ed essere se stessa.
Ho scelto, ho rinunciato alla comoda vita familiare con tutti i suoi pro e contro e carica di tutte le mie responsabilità ho iniziato quel viaggio fantastico che è l'esplorazione di sè. Magari tra qualche anno, figli grandi e autosufficienti, avrò anche la fortuna di viaggiare.
Scelte come questa capitano spesso, i famosi 3 secondi con cui hai aperto questa discussione possiamo viverli sempre io credo. Ma è difficile perchè spesso non siamo consapevoli di quanto e cosa siamo disposti a perdere per essere noi stessi.
(ok mi sono fatta un pò trascinare dal pathos però è quello che penso )
dafne non è connesso