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Vecchio 23-11-2006, 16.06.52   #2
Uno
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Penso che non ci hai detto cosa ne pensavi tu

A parte gli scherzi.... queste relazioni sono vere, lo sbaglio è che la scienza è convinta di poter sintetizzare tutto, esempio la pillola per essere allegro, quella per innamorarti (ops... sembra un filtro d'amore ) senza però conoscere tutte le variabili in gioco. Fanno bene a continuare a studiare, magari prima o poi ci riesce di ritrasformare queste conoscenze in studi più naturali e me li vedo in camice bianco che fanno le pozioni .... oppure le leggi universlai ci costringeranno comunque.
Il problema è invertire i termini "dell'accordo" senza mai arrivare all'olismo vero, se io studio dalla psicologia (o meglio dalla psichiatria) che comportandomi in un certo modo il mio corpo elabora determinate molecole, lancia in circolo determinati segnali comunque non potrò costringermi a cambiare comportamenti errati senza un'altra serie di innumerevoli variabili in gioco, viceversa se studio (con le ripetizioni che più che dati statistici e quindi fallibili non possono) che assumendo tale sostanza il mio umore (che significa anche liquidi) cambia, ammesso che abbia trovato la sequenza infallibile (e per fortuna è impossibile brrr...) diverrei un robot. C'è qualche tassello che manca, per esempio l'ambiente, sia sociologico, culturale ma anche climatico e genetico.
il "bello" è che grosso modo queste conoscenze sono relativamente accessibili, ma il bisogno di settorializzazione (derivata da paura di perdere il controllo del potere) crescente ne impedisce non solo lo sfruttamento da parte di chi non è addentro a determinati settori ma addirittura il semplice scambio di informazioni.
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