Citazione:
Originalmente inviato da Astral
A me colpisce ancora una volta chiunque e qualunque, quindi qualsiasi persona che eccella in tutti i campi, quindi anche un maestro (chiunque) trionfi in tutti i campi.
Trionfare però, parla di avere la meglio sugli altri?
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Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Credo che la tua sia la lettura corretta... qualsiasi per qualsivoglia, uno qualunque non tutti.
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Si, anche io credo che l'interpretazione possa essere che chiunque trionfa in " qualsiasi " campo è ciarlatano.
Se ( " non " forse pure ) trionfa in " tutti " i campi non lo è, poichè forse avrà come dire, centellinato - nel senso non di piccola parte quanto in quello di "pienezza" per ognuno, non eccedere o andare oltre alle capacità - quello che può dare, in tutti.
Se il trionfo lo si considera come qualcosa dal quale, poi dopo, si scende, nulla mi vieta, in tutti i campi allora, di rimanere al di sotto e quindi di non arrivare a quel limite dopo di cui inevitabilmente cado.
Mhm...trionfare come avere la meglio sugli altri dici, Astral? Sinceramente credo di no almeno in questo aforisma poi è naturale che si può leggere anche come dici, in quanto sono gli altri che lodano il trionfatore, quindi è per quelli che lui, appunto, trionfa per un qualcosa che ha fatto.
Però pensandoci potrebbe anche starci che io trionfo in quanto gli altri non sono alla mia altezza ( nel senso sono furbo nella misura in cui gli altri non lo sono; sono bravo nella misura in cui gli altri non lo sono e così via ) e quindi mi vedono, necessariamente, dal basso verso l'alto poiché si trovano ad occupare una posizione inferiore.