Discussione: darsi
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Vecchio 14-07-2007, 12.19.56   #42
cassandra
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
C'è anche un prendere per dare... che proprio ti suona strano eh?

Intanto veniamo al tuo esempio, alla fine dell'esperienza eri contenta, non c'è nulla di male, dico sempre che magari tutti facessero belle cose per trarne soddisfazione il mondo sarebbe un paradiso, però visto che stiamo cercando di studiarci e conoscerci quel "un pò contenta" indica che c'è stato un ritorno.
Le parole adesso limitano quello che voglio dire, non è prendere essere contenti o gioiosi in se, lo è la differenza di potenziale tra prima e dopo, differenza che c'è se mi accorgo di essere qualsiasi cosa.
Se sono contento e continuo a rimanere contento non c'è alterazione di stato, Sono... percepisco la mia contentezza, che in tal caso non sarà mai manifestata eccessivamente, ma non mi capiterà come di svegliarmi e di accorgermi che sono contento, non so se si capisce.
Quando invece passo da uno stato triste, ma anche sempre contento ma di minore intensità verso uno di maggiore intensità (o minore) ecco che sento il cambiamento, cosa che non è male... è comunque un mini barlume di esperienza... alla fin fine se ci pensate i fatti che ci capitano servono per movimentarci, per farci passare da uno o più stati ad altri stati... nel movimento percepiamo e proviamo una cosa molto simile ad un risveglio... mini... molto mini... infinitesimale.
Che cosa memorizziamo normalmente? Tutti i passaggi... adesso sento un profumo... in pratica memorizzo il passaggio da non sentire quel profumo a sentirlo, poi cammino e vedo tizio, cosa memorizzo? il momento in cui da non vederlo lo vedo... se lo guardo per 2 ore la cosa che comunque più mi rimarrà impressa è la differenza tra non c'era - c'è.
Queste sono le forme, che siano solide o meno, noi percepiamo forme.
Di tutta sta cosa vi arriverà il 10% di quello che intendo... ma pazienza ci torneremo.
Tornando al discorso, non ho detto che tu abbia aiutato la signora per soddisfarti (essere un pò contenta) in maniera voluta cosciente, ma un automatismo ha fatto questo, ora ti dico una cosa che suonerà strana... l'unico modo per far qualcosa in maniera disinteressata è aspettare che l'interessato ce la chieda, va bene porsi nella condizione di ricevere la domanda, ma la richiesta cambia tutto.
Qualcuno potrebbe obiettare che in questo modo ci si appaga con la richiesta, può succedere se ci si perde, ma normalmente il senso è che sono attore della vicenda altrui senza dare spazio all'ego (una volta tanto ci sta bene ) di agire per conto suo.

Fatemi sapere (con calma) quanto si capisce, grazie, in caso cerco di dilatare.
Qualcosa ho capito...rileggendo e riflettendo...
Partendo dall'inizio posso dire che il prendere per dare mi ha fatto pensare all'espianto degli organi ed a Robin Hood,ma non credo intendessi questo haimè...
Il discorso sul movimentarci per ottenere un cambiamento di stato,anche se inconsciamente, mi è piu'chiaro ed analizzando vari passaggi lo riscontro.
L'ideale è prendere coscienza di se,per poi continuare ad essere quello che si è, non ricercando alterazioni di stato, in quanto cosciente di Essere gia' tutto...l'obiettivo dovrebbe essere avere il controllo delle proprie azioni e di se stessi...
Accolgo volentieri il consiglio sull'attendere che vi sia una richiesta prima di agire affinchè l'ego ne sia estromesso...su questo credo proprio di non perdermi
Cmq continuo a seguire i vostri ragionamenti per cogliere aspetti che non sono ancora alla mia portata...

Cara Era lo so che sono cosi' ed ho agito spontaneamente,in automatico come dice Uno...ma parto dal presupposto che per capire qualcosa devo mettere in discussione tutto,anche e soprattutto cio'che mi appare ben fatto...
La tua interpretazione è giusta ed hai inquadrato il motivo del mio esempio...

Ultima modifica di cassandra : 14-07-2007 alle ore 12.23.54.
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