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Vecchio 28-12-2007, 21.34.19   #15
dafne
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Dunque dunque, chiese aperte o chiuse..beh ovvio..aperte...perchè quando sento il bisogno interiore di pregare devo poter uscire, andare nella chiesetta prescelta, quella in cui maggiormente mi sento a mio agio, varcare il portone e aprire il mio cuore a Dio.
Ecco
Susciterò mezzo vespaio invece che uno intero se dico che quello che stò per dire è solo il mio punto di vista? non credo ma proviamo.
Esclusi i credenti che frequentano regolarmente la messa, che partecipano attivamente in modo più o meno intenso alla vita della comunità,che seguono i precetti e mettono in atto tutto ciò che la religione cristiana cattolica impone come accettabile direi che questo gridare "porte aperte" sia leggermente di comodo. Anche a me piace raccogliermi nella penombra della Chiesa ma non lo faccio quasi mai e non tanto perchè trovo portoni più o meno chiusi ma perchè varco le soglie della Chiesa e mi sento un'ipocrita. Non vado a messa e non mi raccolgo con la comunità quando le regole del gioco lo richiedono, mi ostino a gridare che non ho bisogno di un'intermediario tra me e Dio per parlare con Lui, però ho bisogno della sua Casa? Insomma, parlo per me, anche a me a parole piace tanto che le chiese siano a mia disposizione ma io sono a disposizione della chiesa? Al di là del parroco più o meno simpatico insomma, posso andare a messa e non vedere le signore che fanno gossip perchè sono impegnata a fare ciò che in quel momento si dovrebbe fare, pregare, peccato che oramai di parroci in grado di catalizzare l'attenzione ce ne siano davvero pochi.
La Chiesa è un luogo sacro, era un luogo sacro ma se non lo è più non dipende solo dal parroco che se ne va al cinema o dalla signora benestante che ha bisogno di sfoggiare una pelliccia.
In fondo si parla di comunità no?
se ho offeso qualcuno chiedo perdono ma è quello che penso
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