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Vecchio 27-04-2010, 11.54.29   #5
Edera
Bannato/a
 
Data registrazione: 28-04-2009
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Grazie!

Allora riporto i versi che seguono la frase di Pluto con la quale inizia il canto.

«Pape Satàn, pape Satàn aleppe!»,
cominciò Pluto con la voce chioccia;
e quel savio gentil, che tutto seppe,
disse per confortarmi: «Non ti noccia
la tua paura; ché, poder ch'elli abbia,
non ci torrà lo scender questa roccia».
Poi si rivolse a quella 'nfiata labbia,
e disse: «Taci, maladetto lupo!
consuma dentro te con la tua rabbia.
Non è sanza cagion l'andare al cupo:
vuolsi ne l'alto, là dove Michele
fé la vendetta del superbo strupo».
Quali dal vento le gonfiate vele
caggiono avvolte, poi che l'alber fiacca,
tal cadde a terra la fiera crudele.
Così scendemmo ne la quarta lacca
pigliando più de la dolente ripa
che 'l mal de l'universo tutto insacca.


Parafrasi:

«Pape Satàn, pape Satàn aleppe!»
Pluto cominciò così a gridare con la sua voce roca e aspra
e quel nobile poeta (Virgilio)che comprese le sue parole,
disse per rassicurarmi:"Non ti lasciare travolgere dalla tua paura, per quanto potere egli abbia, non ci potrà impedire di scendere da questo sbalzo di roccia."
Quindi si girò verso quel demonio dal volto tumefatto
e disse: "Taci maledetto lupo!"Roditi internamente per l'ira.
La nostra discesa all'inferno non avviene senza ragione
è volontà del Cielo, il luogo dove l'arcangelo Michele punì
la superbia degli angeli ribelli"
Come le vele di una nave dopo essere state gonfiate dal vento
cadono avvolte su se stesse quando l'albero maestro si spezza,
allo stesso modo si afflosciò la bestia malvagia.
Così potemmo scendere nella quarta costa
percorrendo un ulteriore tratto del doloroso pendio
che chiude in sé tutto il male dell'universo.

Questo è l'esordio del VII canto della Divina Commedia, qui Dante descrive il quarto cerchio dove sono puniti i prodighi, gli avari e gli accidiosi alla fine del canto.
Il suo viaggio all'inferno è guidato dallo spirito del poeta Virgilio che dovrebbe rappresentare la ragione che consente a Dante di compiere il suo viaggio nelle tenebre infernali (senza la Ragione sarebbe impossibile), viaggio commissionato dalla volontà divina affinché Dante riporti ciò che ha visto ai suoi contemporanei.
Il canto si apre con un'esclamazione del demonio Pluto (guardiano infernale del quarto cerchio) alla vista di Virgilio e Dante, probabilmente è un tentativo di bloccare il loro viaggio e una reazione di sorpresa nel vedere un essere umano ancora vivo nel suo regno.
Le parole del guardiano infernale sono state variamente interpretate dai vari esegeti di Dante, non credo sia possibile uscirne e trovare quella giusta ma mi piacerebbe sviscerare altre interpretazioni al di là di quelle ufficiali sempre se è possibile.
Quello che mi ha colpito è l'atteggiamento di Virgilio che sembra comprendere le parole del demone, quasi facessero parte di un bagaglio segreto o magico comprensibile solo a pochi.
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