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Vecchio 06-04-2007, 14.19.45   #28
Ray
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In linea di massima condivido la posizione di Faltea, almeno a livello razionale, ma condivido anche quella di RedW su un altro piano.

Se vogliamo sviluppare quel che dice Faltea e anche da alcuni esempi, la differenza che sottolinea tra ostacolo e problema, dovremmo dire che l'ostacolo è esterno e il problema interno... se la presenza di un ostacolo può generarmi un problema oppure no questo dipende da come io vivo l'ostacolo ma a questo punto si dovrebbeconcludere che l'ostacolo è oggettivo e il problema soggettivo. Quindi se di fronte ad un ostacolo lo "lascio entrare", lo faccio mio, esso diventa un problema... vale anche per eventuali ostacoli interni tipo mie effettive difficoltà come non muovo le gambe ecc... se lo lascio entrare diventa un problema.

Però secondo me in questo modo, che razionalmente funziona pure, si rischia molto di raccontarsela.
Se voglio andare da A a B e non incontro alcun ostacolo che viaggio ho fatto?
Pensiamo a quando raccontiamo un viaggio... la narrazione passa da un ostacolo all'altro e anche la nostra memoria, come se il tragitto stesso fosse fatto di ostacoli. D'altra parte è così... una camminata è formata da passi e ogni passo prevede un ostacolo (fosse anche l'aria che fa resistenza o il terreno o il corpo che preferirebbe fermarsi) e quindi il tragitto non è altro che un continuo superare ostacoli... altrimenti non mi muovo.

Perchè rischiamo di raccontarcela? Perchè, di fronte ad un ostacolo, soprattutto se ho deciso di affrontarlo ed usarlo per la mia crescita, vuol dire che prima, magari per un attimo, l'ho vissuto come problema e poi ho deciso di affrontarlo. Altrimenti che affronto?
Il rischio sta nel affrontare gli ostacoli senza rendersi conto che, vuoi per un attimo, li abbiamo vissuti come problemi. Sarebbe negare l'aspetto emotivo e quindi agire in modo automatico (ostacolo - reazione)... tanto vale piangersi addosso.



Il problema è l'aspetto emotivo dell'ostacolo e l'ostacolo è l'aspetto razionale del problema si potrebbe forse dire...
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