Discussione: Luci della ribalta
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Vecchio 17-09-2011, 12.18.50   #6
diamantea
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Del mio bisogno di apparire non ne ho fatto e non ne faccio mistero, forse solo così mi affranco dall'apparire, saziandomene.
Anche di essere primadonna, importante, bella, appariscente...
Ho detto bene il mio è un bisogno e come tale ha una sua origine... mia madre.
Lei era molto bella e il suo imperativo era la bellezza per me figlia fonte di salvezza. Lei disprezzava la figlia mezzana perchè più somigliante al padre, più scura di carnagione, magrissima con i capelli molto ricci e scuri.
Io le piacevo molto invece, ne ho parlato a lungo altrove.
Con me era condiscendente solo se vestivo come diceva lei, mi truccavo come diceva lei, mi agghindavo come diceva lei...
I jeans sbiaditi che andavano molto di moda allora li dovevo mettere di nascosto dalla nonna e prima di rientrare a casa li cambiavo. Poteva succedere anche una guerra se me li vedeva addosso.
Non potevo uscire senza la sua approvazione sul mio look.
Quando comprò questi gioielli ci volle giocare per lungo tempo. Noi sorelle facevamo le modelle, con i bei vestiti che ci comprava per soddisfare il suo bisogno di bellezza ormai fuori forma dai suoi chili di troppo, ogni dopo pranzo dovevamo essere a sua disposizione.
Era uno svago, un vezzo per lei che aveva vissuto la povertà della guerra anche se forse meno di tutti in paese, la nonna, presto vedova, lavorava come ricamatrice presso una famiglia nobile e portava a fine settimana sempre un pò di spesa. Aveva forti desideri inappagati e attraverso di noi cercava di colmare i suoi vuoti esistenziali.

Me lo dimentico spesso ormai questo particolare, diventato un bisogno per sopravvivere con mia madre di carattere forte e possessivo. Apparire bella, ingioiellata e truccata, poco devo dire, solo rossetto rosso fard e matita nera, come piace a mia madre, con il decolletè in bella mostra ma non troppo per non essere volgare... gonne rigorosamente sotto il ginocchio, meglio quegli abiti stile romantico, con il bustino, stile 800, come Via col vento. Lei mi guarderebbe per ore vestita così, la sua bambola preferita.

Mi odia quando mi vede scialba, cioè quasi tutti i giorni, senza molta cura, mi piace essere ordinata ma semplice e quando voglio farle un dispetto uscendo con lei mi presento con l'immagine peggiore che vorrebbe vedermi apparire.

Mi fa ancora un grande male entrare a contatto con questa parte, vedere come ancora sono prigioniera di questo copione che vado recitando quando si presenta l'occasione.
Gioco di bambine, alle belle statuine.
"Ti piaccio, sono bella? abbastanza per essere approvata e amata da te? posso meritare così di vivere? di esistere?"
Era una questione di sopravvivenza.
Ma quanto durano questi imprinting? cosa ci vuole per liberarsene?

Un'immagine contrastante con la Tea di tutti i giorni che lavora seriamente senza tanti grilli per la testa.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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