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Vecchio 20-08-2008, 15.10.32   #2
Kael
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Io credo che il problema non sia tanto quello di pensare troppo, quanto di pensare "male". Per male non intendo cose brutte o negative, ma intendo proprio un uso errato dell'attività di pensiero.
I meccanismi che descrivi partono dalla parte istintiva del cervello, e in quanto "meccanici" sono quelli meno faticosi. Possiamo averne anche di milioni ogni giorno e non sentirci stanchi.. Diverso invece il discorso per quei pensieri reali, che comportano uno sforzo da parte nostra, tipo rimanere concentrati sulla lettura di un libro o sulla risoluzione di un problema, questi si che stancano ma almeno conducono da qualche parte in maniera concreta.

Quindi piuttosto che pensare di meno bisognerebbe sforzarsi di pensare bene, di bloccare cioè quei pensieri istintivi che altrimenti ci assorbono per tutto il giorno e non ci permettono di pensare davvero. Potremmo dire che solo questo è un vero pensiero attivo, l'altro è un pensiero passivo dove invece di pensare "siamo pensati".

Il discorso dell'iperattività è relativo. A fantasticare tutto il giorno sono buoni tutti, poi bisogna vedere quanti di questi (secondo me assai pochi..) sono in grado di mantenere lo stesso range anche con pensieri reali, attivi, tipo rimanere concentrati sulla stessa cosa senza distrarsi.
Secondo alcuni già visualizzando una mela non si è capaci di restare concentrati per più di tre minuti che già la mente se ne va per conto suo fantasticando...
Provare per credere . Riuscire a concentrarsi realmente su una mela (o qualsiasi cosa) per tre minuti filati è già un grande risultato.
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