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Vecchio 03-06-2009, 23.25.52   #15
nikelise
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Ho letto le risposte ed emerge una certa confusione su cosa è un dogma nella sua concretezza più esasperata.

Un dogma è una forma per definire ed illustrare (anche se poco) un principio in maniera inequivocabile anche se come tutte le cose nella soggettività ognuno interpreta a modo suo.

Se io ottengo una rivelazione (non pensate al termine come cosa ottenuta per chissà quale motivo, una rivelazione è sempre frutto di un lavoro) e volessi dispensarla pur sapendo che altri non possono arrivarci come faccio?
Inoltre mi pongo il problema che non voglio che qualcuno in mio nome ed in nome della mia tradizione possa prendere o peggio ancora creare strade errate.
Non c'è scampo, l'unico modo è il dogma, metto giù la cosa in maniera più sintetica e precisa possibile. Su questa base (forma del principio, una delle forme) poi ci si può studiare, interpretare, insegnare, imparare o quant'altro.... ma rimanendo su un punto fermo che impedisce di far diventare la cacca cioccolato. E' un pò la storiella del pettegolezzo dal barbiere di cui parlavamo tempo fa. Ad ogni passaggio la storia cambia... ma se da qualche parte all'interno della storia ognuno dice "comunque il barbiere sa bene come sono andati i fatti" ecco che è sempre possibile recuperare il principio originante per quanto sia camuffato, sottointeso, sottovalutato o stravolto etc...

Se puntiamo il dito sul dogma non riusciremo mai a vedere il principio che c'è sotto
Il dogma e' qiuindi un mezzo non un fine e' un metodo e come tale puo' variare nei tempi e nei modi dovuti.
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