Discussione: Controllo
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Vecchio 27-03-2010, 19.14.20   #70
luke
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio



Io qui ho un gran dubbio che vorrei discutere: si controlla quando ci si sente invasi oppure ci si sente invasi quando si controlla? Cioè il controllo nasce come difesa ad una sensazione di invasione oppure è l'invasione conseguenza del controllo?

Ho l'impressione che quando qualcuno riesce ad invadere il nostro sentire è perchè non siamo stati abbastanza attenti nel controllare che ciò non avvenisse e cioè non abbiamo controllato, manipolato, gestito e valutato tutto l'insieme. E meno male che non lo abbiamo fatto sarebbe patologico... Tutto questo lavorio è logorante e come diceva Ray più su terribilmente dispersivo in termini di energie.
La sensazione di essere invasi, violentati a volte, da l'impressione davvero di aver diritto di usare aggressività verso l'altro, un animale che si difende, mentre invece manifestiamo una ripresa di controllo laddove è venuto a mancare. Questo sempre che sia vera l'opzione che l'invasione è una sensazione conseguente al controllo e non il contrario. E' un vero e proprio atto di forza che si concretizza generalmente con un altro controllore.

Se avete idee più chiare delle mie su invasione e controllo vi leggo volentieri.

Intanto mi piacerebbe anche discutere su come vincere il demone, ma prima ancora conoscerlo per bene.
Noi donne, non dite di no che non ci credo (scherzo non saremo tutte così fissate... ) quando entriamo in casa senza attenzione e osservazione, in un istante passiamo in rassegna ogni angolo della casa e sappiamo immediatamente se un oggetto si è mosso di mezzo millimetro o se un granello di polvere ha preso possesso di un mobile.
Sappiamo anche dire in un tempo massimo di due minuti se il marito è uscito a che ora è uscito se ha mangiato e cosa, tutto questo mentre ci togliamo il cappotto e poggiamo la borsetta e lo chiamiamo osservazione ed attenzione all'ambiente circostante.

Ho usato l'ironia ma non è tanto lontano dalla realtà ed è ossessionante un tipo di controllo del genere, non so per un uomo quale sia il fulcro del controllo ma il sistema immagino sia lo stesso.
Cosa fare e come?
Per adesso mi viene solo di osservare, cercare di cogliere l'attimo in cui la mente istintiva parte per controllare e deviarla. Il problema rimane, e non è da poco, quando altri tentano di controllare e arriva quella sensazione di invasione (sempre rimanendo nell'ipotesi che l'invasione è la sensazione data da una mancanza di controllo sull'altro) in cui resistere è logorante più che controllare.

Voi che soluzioni avete adottato, se ne avete adottato?
Per quanto mi riguarda soluzioni (forse già questa parola può dare spunti interessanti) non sono riuscito ancora ad adottarle, però ultimamente discorsi forse simili a questo hanno interessato anche me.

Provando a ricapitolare, e non credo di averlo fatto ancora bene, sono riuscito perlomeno a rivisitare molte mie situazioni passate, alcune delle quali non le ricordavo proprio ed una cosa che credo di aver notato è stata la necessità, il bisogno di dover avere la possibilità di assimilare molte cose, prima di riuscire a lascirmi andare, solo che questa necessità, forse legata alla voglia di controllare, mi ha sempre portato via un sacco di tempo, di energie e di piacere in senso lato che avrei potuto forse ottenere dalle varie situazioni.

I momenti più significativi, in questo senso, ci sono stati soprattutto in occasione di passaggi e cambiamenti di un certo rilievo, ad esempio fine della scuola e inizio dell'università, cambio delle compagnie frequentate, nuove esperienze sociali ecc, credo che in tutte queste occasioni mi sono sempre ultra-rallentato, ho avuto sempre molta diffidenza, necessità di analizzare, rimuginare e prendere le misure a tutto e tutti, quasi come uno che prima di tuffarsi a fare il bagno deve sentire l'acqua un pò alla volta, e quando si decide a buttarsi ormai si è fatta sera ed è ora di andare a casa.

Per il futuro vorrei riuscire a cambiare questo attegiamento, ed una cosa che pensavo potesse essermi utile è quella di sciogliere/solvere alcuni blocchi, paure e timori che forse sono la causa prima di questa diffidenza e difficoltà, oltre che eliminare un pò di "vanagloria" che mi vorrebbe vedere subito apprezzato nelle varie situazioni prima di aprirmi di più, se e quando ciò non avviene nel modo che vorrei tendo a chiudere le paratie, a far passare "poca acqua", solo che in tal modo, come ha detto Uno una volta, si rischia di creare un sistema chiuso e stagnante .
Per ora mi fermo e ridò una letta a tutto il 3d perchè è un argomento che mi preme molto.
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