Discussione: L'esperienza reale
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Vecchio 08-05-2010, 00.55.30   #7
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Ci sta quello che dici Stella infatti l'aforisma mette in evidenza come la materia è il materiale stesso attraverso cui noi sperimentiamo. Ma non solo, dice che questo materiale diventa sensibile per il nostro dovere, questo dovere non è solo vivere, mangiare, procreare è il dovere si evolvere.

A me ha colpito moltissimo perchè oltre a dire che non esisterebbe il sensibile se non ci fosse l'uomo a sperimentarlo dice anche che non esisterebbe evoluzione per l'uomo se non ci fosse il mondo sensibile.
Mette d'accordo la diatriba maya non maya, illusione o meno.
Per una certa corrente orientale moderna infatti si sostiene che la materia è in ogni modo illusione e la chiamano Maya. Tutto è già e la vita è il passaggio per tornare a ciò che è già, nessuno sforzo è realemtne necessario. Per l'occidente la materia esiste eccome, la si vive e la si sperimenta ma con il rischio di perderne il motivo reale, il Dovere. Beh Gurdi li chiama "parkdolg doveri esserici" a noi interessa solo doveri esserici il parkdolg non si sa che sia.



Con questo aforisma stiamo affermando entrambe le realtà ed entrambe sono vere. L'unica cosa davvero importante è il dovere per cui la materia si rende materiale sensibile.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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