Discussione: Denti e paura
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Vecchio 13-11-2008, 20.09.52   #2
jezebelius
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Sono in posto all'aperto e c'è anche mia madre e una sua sorella indiana, mia mamma soffre di di gelosia perchè si sente esclusa dala famiglia, allora convinco sua sorella che è straniera (indiana) a parlarle in modo di farla sentire accettata.
E poi penso chissà se si confida con lei poi magari saprò anche cose che mi possono servire, perchè se capisco lei capirò anche me.

Poi ci troviamo a fare una passeggita nei boschi non ricordo chi c'è, ricordo solo che mia cognata insieme a chi non ricordo sta andando aventi e indietro con dell'acqua per riempire due custruzioni basse di mattoni rossi quadrate, penso dentro di me, che siano due pozzi, ma considero che sta facendo una faticaccia e lei e l'altra persona e che forse servirà questo lavoro per quando saremo arrivati a destinazione che forse l'acqua ci servirà là, intanto mi accorgo che sono arrivata in un posto dove le scarpe si sporcano un po' sotto le suole con il fango che appiccica, quindi guardo in fondo e vedendo una via senza uscita che scende, decido di salire su un nuovo sentiero.
A quel punto non ricordo o il sogno si sposta e mi trovo dal ginecologo ( sto ginecologo è ricorrente) che mi chiede qualcosa che non ho e mi giro verso chi mi accompagna per domandare lumi e mi dice che quella cosa è nell'altro paese... quindi penso che non è possibile dargliela, per cui gli dico che ho altre carte, ma guardando i foglietti non trovo nulla di utile e mi sento un po' a disagio, inoltre penso che non sono adeguata alla visita.

Cambio ancora e sono fuori da li, non so dove e c'è una tizia non so se la sorella indiana di mia madre, e qualcuno accanto a me, parliamo ad un certo punto mi spavento e tocco con la lingua i denti superiori, sono nel panico completo, si stanno staccando, guardo in giro e verso il mio compagno estereffatta e disperata, quando capisce è disperato pure lui, cerco qualcosa per sputare i denti, ma non lo trovo chiedo facendomi capire che cerco un recipiente e nessuno pare trovarlo allora mi innervosisco, cavolo cosa ci vuole a trovarne uno, nell'agitazione uno dei denti mi sta per scivolare in gola, mi faccio venire un conato per non perderlo e mi sveglio spaventatissima con la sensazione proprio di avere quel conato.
Secondo me ci sono un sacco di cose. Spero di esserti utile per il poco.

Credo che tua mamma, come la sorella indiana siano parti di te.
"Indiana" nel senso, forse, di Oriente/Est quindi quella parte saggia che si onera di sollevare tua madre.
E' di fatti tramite lei, probabilmente e se riesce nell'intento, che potrai conoscere anche cose che ti riguardano.
Per le due costruzioni, seppur utili alla fine individuano, secondo te, un modo per il quale nella loro costruzione, si sta facendo troppa fatica. I mattoni rossi ( fuoco ), chiusi a quadrato ( che potrebbe indicare una qualche simbologia con l'uomo ) che accolgono acqua ( le emozioni). Dunque il contenimento delle emozioni quale " bacino" al quale attingere, dopo, nel momento del bisogno.
Le scarpe che si sporcano indicano che, ora, sei in una zona fangosa. Fango che si appiccica alla parte bassa e che tenti di togliere cambiando strada.

Ancora, il medico ginecologo colui che " deve" guardare nel profondo, ispezionare, la quale figura non ti trasmette calma ma ben altro, agitazione, forse! Cerchi di sostituire con altro - le carte - ciò che forse non può essere sostituito e che devi cercare altrove. Un po ti solleva ma anche ti crea disagio, non solo la richiesta/visita ma anche l'accorgerti che in fondo non hai ( nulla ) di ciò che ti ha chiesto.
Infine la caduta dei denti. Uno mi disse, in altra interpretazione che i denti rappresentano l'ego. Ora non so se ho colto in effetti ciò che mi disse ma mi pare che questa ( tua ) caduta possa essere ricondotta alla parte del sogno in cui ti accorgi che hai le scarpe sporche. In sintesi fai in modo sia di cercare un contenitore che sia " adatto" a contenere ( il dente ormai andato ) ma anche di non permettergli di " scendere" in gola poichè, li, sarebbe irrecuperabile o potenzialmente lo si potrebbe espellere ma in altro modo. Da ciò il conato che tende a riportare su quello che sta scendendo ( o è sceso) rigettandolo, poichè nocivo ( per quel momento ).

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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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