A prescindere dal caso in questione e dalla tecnica yoga sulla quale non mi sono documentato, pensavo comunque una cosa, non so se sia corretta:
il prana , o magari anche la luce stessa, potrebbe essere in grado di trasportare "contenuti" che hanno la stessa valenza, lo stesso valore che poi si andrà a manifestare in piani più materiali attraverso il cibo, l'acqua ecc
Accedere a questi contenuti in piani più sottili e precedenti la manifestazone materiale dovrebbe perciò avere la stesso valore ed efficacia dell'accesso effetuato nel piano materiale stesso.
E' come, ad esempio, poter leggere le informazioni presenti su di un dischetto su cui è salvata la Divina Commedia, senza bisogno di inserirlo nel computer.
Naturalmente il tutto presuppone le capacità di accedere a quello che il prana o la luce veicolano, nel caso della luce potrebbe essere importante il terzo occhio per esempio.
Mi chiedevo,infine, se un discorso simile si può fare nel caso della Comunione, in cui l'ostia veicola, supporta il Corpo di Cristo in forma materiale, ma ovviamente anche senza l'ostia stessa dovrebbe essere possibile ricevere in qualche maniera l'apporto cristico.
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