Discussione: Alitalia
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Vecchio 21-09-2008, 11.41.08   #1
Uno
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Predefinito Alitalia

Sono rimasto accuratamente fuori dal discorso in questi ultimi tempi, però qualcuno anche qui online sa che in tempi non sospetti, in tempi in cui ancora lo stato finanziava i capricci e lo status quo di alcune classi, scrissi che per me Alitalia potevano pure farla fallire, che era giusto che la lasciassero fallire piuttosto che costringere l'italiano (tutti) a finanziare un'azienda che viene utilizzata non da tutti, per non dire statisticamente da pochi.
Grosso modo scrivevo questo 4 anni fa, vero Era?

La mia posizione non era (non è) sfavorevole al fatto che l'Italia abbia una sua compagnia di bandiera, che abbia una sua struttura (aeroporti etc) logistica per l'aviazione, anzi... anche se questa è utilizzata statisticamente da pochi, da lavoro a molti e porta lavoro a molti anche apparentemente non collegati, vedi turismo.
Il problema era (è) che dicevo già 4 anni fa che era ora di finirla che lo stato sborsasse soldoni per far giocare i vari amministratoroni di turno, giocare ed arricchire.
La situazione va avanti da venti anni circa, quanti soldi in più si sono spesi?
Se i vari governi avvicendatasi negli ultimi venti anni invece che pensare solo alle poltrone si fossero interessati meglio certe pretese che vedo in questi giorni non ci sarebbero.

Ora per fortuna l'Europa ci costringe (ecco, una delle prime cose vantaggiose di far parte dell'Europa che vedo) a cambiare la faccenda, meno male.
Riassumo sinteticamente la situazione per chi non fosse informato, l'Alitalia è ad una svolta, o viene acquisita da forze economiche o deve fallire. In un tentativo del precedente governo (non entro nel merito se migliore o peggiore, non ne voglio fare una questione politica di partito) la forza economica era principalmente Airfrance (compagnia aerea francese), nel tentativo dell'attuale governo è una cordata di imprenditori italiani per la maggior parte più partecipazioni estere.
In entrambi i casi (nel primo di più se ho capito bene) alcuni posti di lavoro erano a rischio, in entrambi i casi alcuni sindacati, nazionali o autonomi di categoria hanno rifiutato gli accordi. In questo ultimo tentativo, se non ho capito male, non verrebbero toccati gli stipendi, solo alcuni privilegi... in sostanza: l'azienda così com'è non ce la fa, continuate a guadagnare come prima ma dovete fare qualche sacrificio per tenervi il posto di lavoro.

L'epilogo dell'altro giorno: sui giornali di tutto il mondo si sono viste due foto a raffronto, gli impiegati delle banche americane con gli scatoloni che licenziati vanno a casa, e i dipendenti (non tutti, per fortuna) che festeggiavano il fatto che l'accordo non si fosse concluso, con la speranza che come al solito il governo continui a sborsare soldi a sufficienza per farli continuare come sempre.

Sempre i media danno l'idea di cosa penserebbe l'italiano medio della faccenda, in particolare di questo triste epilogo, però ho deciso di affrontare l'argomento non tanto per dirvi come la penso io, ma per sentire, senza filtri mediatici, come la pensate voi.
Mi raccomando di dare un giudizio sui fatti nudi e crudi e non filtrato da preferenze politiche.

Potrei approfondire ancora il discorso ma volutamente non vorrei condizionare l'espressione dei pareri personali, ne soffocare la discussione.
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