Discussione: Treno/pensione
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Vecchio 12-10-2010, 15.48.33   #14
diamantea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Con l'autorizzazione e l'energia...
L'energia... questa sottilneatura ha lavorato profondo ed ecco cosa è emerso.
La mia intimità nel lato maschile è quella che da, aperta, disinibita, pulita, non ha problemi.
La mia intimità dal lato femminile che riceve invece è giudicante, si sente sporca, si nasconde.
Io non ricevo facilmente ciò che invece dò con facile naturalezza.
Lo spiego meglio. Nell'intimità sono più propensa a dare senza crearmi nessun problema o giudizio, tutto è lecito e pulito. Il problema nasce quando devo ricevere. Lì c'è il pudore, il giudizio, il veto, avverto lo sporco, l'inadeguatezza.
Preferisco rinunciare pittosto che chiedere o ricevere in profondità soprattutto se avverto un minimo indugio nell'altro.

Come dice Nike, il senso di inadeguatezza e la gioia di nascondere tutto. Il mio femminile fa questo, nasconde e reprime, dissimulando mentre pavoneggia un dare che fa pensare ad una natura disinibita senza limiti. In qualche modo cerco di distogliere l'attenzione dell'altro su di me.

I motivi sono antichi in parte nell'educazione che ho ricevuto, soprattutto da mia madre che mi diceva sempre che la donna deve concedersi poco anche al marito, poi nel mio matrimonio.

Devo considerare la figura di mio marito.
Grey mi ha invitata a riflettere sulla frase:
"il controllore però mi garantisce che è andato via da solo, e solo è stato tutto il tempo ad aspettarmi, senza donna e per un anno intero."

Ho fatto diverse ipotesi, ma quella che mi è venuta stamattina mi sembra la più attinente, avvalorata dal fatto che faccio il sogno in prossimità del compleanno del mio primogenito.
Mio marito aspettò per quasi un anno prima di potersi concedere nell'intimità coniugale dall'inizio della gravidanza fino ai 45 giorni fiscali dopo il parto, momento in cui rivendicò il suo diritto al dovere coniugale.
Questa cosa mi ha distrutta fisicamente e psicologicamente. Il suo rifiuto derivò da una vera e propria repulsione verso il mio corpo che cambiava. Nessuno spazio nemmeno per la tenerezza o il conforto o il sostegno morale e affettivo.
Una freddezza e distacco glaciale che mi fece soffrire moltissimo.
La mia natura intima era diventata repellente.
E più lo desideravo e più mi rifiutava.
Ma dopo che nacque mio figlio qualcosa è morto dentro di me nei suoi confronti, avevo subìto un rifiuto troppo prolungato, come una colpa di cui vergognarmi. Ora erano iniziati gli incubi notturni, sogni inquietanti, somatizzavo un dolore al terzo punto di sutura in seguito all'episiotomia per circa un anno.
Poi il ginecologo mi disse che il mio era un problema di coppia, di non accettazione dell'intimità che si manifestava con il dolore che giustificava il mio diniego.

Anni brutti e bui quelli, non potevo rifiutare in eterno, mentre lui mi rifiutava tutte le volte che lo riteneva necessario per se stesso o per punirmi. Se mi lasciavo andare nelle mie legittime richieste a volte mi stroncava con il giudizio che certe cose la moglie non le vuole, non le fa, non le dice...
La mia natura intima era perversa
Santo cielo, ero giovanissima, prima mi ha aiutato a superare un trauma e poi mi ha soffocato quello che si liberava e per lui era troppo. Aveva 11 anni più di me ed un potere nella mia mente ancora giovane e insicura. Mi ha distrutta per anni.

Ho nerettato le due frasi perchè questi due messaggi hanno avuto un peso enorme, gigantesco nella mia psiche.

Non so se nel sogno voglio riprendermi da lui questo, non capisco cosa ha di mio che si è portato con sè, non mi è chiaro ma se penso a questo mi sale un odio antico, un rancore profondo, lui non aveva diritto di distruggere un fiore appena sbocciato che gli aveva dato pure un figlio meraviglioso.
L'ho odiato per anni, e poi mi sentivo in colpa per non averlo potuto continuare ad amare, era un limite il suo che non sapeva superare ma non voleva nemmeno mettersi in discussione. Alla fine eravamo arrivati al punto che volevo la luce spenta e il lenzuolo, poco ci mancava che mi facessi la camicia da notte con il buco!

Poi nella storia successiva avevo risolto, ma il finale disastroso mi ha fatto mettere il punto definitivo.
Se non desidero e non mi concedo non divento ricattabile emotivamente.
Mi sa tanto di natura introversa questo. Nike dobbiamo riconsiderare il mio tipo.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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