Discussione: Le avversità
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Vecchio 22-12-2006, 11.44.26   #2
griselda
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Ero indeciso tra qua e psicologia.... ma per quanto la nostra sezione è una psicologia non convenzionale secondo i canoni di oggi, è meglio qui.
Ogni volta che iniziamo a fare qualcosa inevitabilmente qualcos'altro ci si oppone, se anche fosse tutto fermo e inanimato io volendo correre mi trovo l'aria che mi "ferma" che nella sua pur immobilità mi si oppone.
Se consideriamo entità dotate di vita più o meno autonome, volontà più o meno cosciente ecco che le cose si complicano.
Nel gioco dell'infinito qualsiasi cosa io voglia fare esisteranno in campo infinite variabili che spingono in tutte le altre possibili direzioni.... verrebbe da dire: "è una giungla, vince il più forte".... in effetti è così.
Visto da un punto diverso ci sono infinite possibili risultati per ogni cosa che facciamo, di cui uno solo è quello che realmente vogliamo.... ammesso che siamo in grado di volerne uno..... per la volontà vale lo stesso identico discorso che sto applicando alle azioni comuni.
Da qui si potrebbe discutere su "per il fine ogni mezzo è lecito" e molte altre cosette, è ipocrisia credere di non agire quando solo per il fatto di esistere intralcio una strada altrui se non so tirarmi in parte.... tanto per fare un esempio, ma si potrebbe anche dire cose tipo "la gatta pietosa ha fatto i figli ciechi" nel senso che se ho paura di fare il treno, il buldozer etc... non raggiungerò mai un risultato.
ok ci sono spunti a sufficienza credo...
Beh capisco che per salire una montagna dovrò fare attenzione ai ciottoli che cadono dall’alto, ma dovrò fregarmene di quelli che sposto e cadranno a valle e delle eventuali conseguenze? Oppure intendi che il male minore per il bene maggiore sarà quindi che non cada io a valle, nel dividere l’attenzione tra i ciottoli miei e quelli degli altri?
Francamente per quanto mi riguarda ho tutto da imparare sono abituata a tenere sott’occhio tutti i vari ciottoli. Ma a bene vedere li tengo d’occhio perché vorrei non sentirmi in colpa di aver causato male agli altri.

Quindi è per sentirmi brava buona e bella?
Se il mio obbiettivo è arrivare in cima alla montagna la mia attenzione dovrà essere rivolta solo a questo?

Ho letto e riletto mi sa che non ci ho capito un tubo

Ultima modifica di griselda : 22-12-2006 alle ore 12.19.42.
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