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Vecchio 09-02-2009, 12.27.05   #67
gibbi
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Hai scritto bene, ti sembrano contrari, mi riferisco alla mia persona.
Io vedo e penso le stesse cose che vedevo e pensavo lo scorso anno. Non ho preso le stesse posizioni che oggi prendo, più decise, perchè all'epoca non era ancora abbastanza forte l'intento distruttivo di una certa ideologia. Oggi lo è purtroppo.
A 15 anni (sono passati parecchi anni) pensavo che uno in coma vegetativo è meglio che muoia, con questo non voglio dire che chi lo pensa oggi sia immaturo, però non riesco proprio a vedere un percorso opposto al mio, posso comprendere una disperazione, una non sopportazione etc.. che possa giungere in alcune vicende. Questo non significa che però uno stanco, disperato etc.. sia giustificato o che possa fare ciò che vuole, soprattutto con la vita degli altri.
L'eutanasia (con questa stessa parola) la concepisco solo in casi particolarissimi... e quando l'interessato sia in grado di esternare (con qualsiasi mezzo, ma non manipolato) la sua volontà, tutti gli altri casi sono omicidi.
Anche nel caso dello stesso interessato a dire il vero non condivido, è pur sempre un suicidio, però posso comprenderlo e anche accettare che non può essere limitata la libertà personale di decidere della propria vita, anche se ci sarebbe da discutere sulle modalità di attuazione.
Premesso che condivido molto di ciò che dici, mi preme sottolienare però che quella di Eluana è una volontà accertata con l'unico mezzo legittimo quale è appunto una sentenza definitiva .
Il fatto storico di "una certa volontà" della ragazza è stato oggetto di pronunce di giudici diversi che hanno esaminato e riesaminato gli elementi posti a fondamento della richiesta della famiglia Englaro e trovo semplicistico avanzare dubbi su quella che avrebbe potuto "forse" essere la volontà vera, i testimoni non sentiti , indagini asseritamente svolte in una sola direzione .....per non parlare delle esternazioni e rivelazioni della famiglia Crisafulli che ben avrebbero potuto essere tempestivamente fatte valere nelle sedi opportune e con le formalità richieste dalla legge , anzichè limitate ( chissà perchè) a dichiarazioni per televisione e giornali .
Trovo eccessiva abbondanza di strumentalizzazioni politiche da entrambe le parti ( Englaro e Crisafulli), ma ciò da cui , a mio avviso, non si può prescindere , è l'esistenza di una sentenza definitiva che non può essere messa in discussione, così come non viene messa in discussione quella che accerta in via definitiva un omicido o quella che accertasse in via definitiva che tu mi devi 1.000,00 euro ! D'altro canto ogni fatto storico che sta alla base di un accertamento giudiziale si presta , di per sè a vagonate di dietrologia ...
Mi chiedo se saremmo qui a discutere nel caso in cui Eluana avesse , a tempo debito, redatto un testamento biologico , avesse cioè espresso davanti ad un Notaio alla presenza di testimoni la sua precisa volontà di NON essere alimentata.
Quando sono nel pieno possesso delle mie facoltà mentali posso rifiutare ogni cura medica , dire di no anche a quelle cure che potrebbero aiutarmi a viver qualche anno ancora , decidere insomma come morire . Quando non lo sono più , sono gli altri ad arrogarsi il diritto di decidere per me, ma ,per quanto mi riguarda, solo ed esclusivamente se non vi fosse traccia di una precisa manifestazione della mia volontà al riguardo.

In questo specifico caso la volontà di Eluana non è stata espressa in un testamento biologico ( strumento non previsto all'epoca ) , ma è stata comunque accertata con lo strumento più garantista di cui dispone il nostro ordinamento.
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